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Arti marziali, benessere e parate di elefanti: perché il Kerala dovrebbe essere il vostro prossimo viaggio

• Nov 11, 2025, 5:45 AM
10 min de lecture
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Mentre i viaggiatori internazionali cercano esperienze che nutrano corpo e mente, il Kerala sta conquistando l’attenzione globale. Lo Stato meridionale dell’India, conosciuto come “God’s Own Country” e celebre per le sue spiagge esotiche e le suggestive backwaters, si sta posizionando come destinazione di riferimento per chi cerca natura, benessere, identità culturale e sostenibilità.

Durante il World Travel Market di Londra, Euronews Travel ha incontrato Sreedhanya Suresh, direttore generale aggiunto del Turismo del Kerala, per capire come la regione stia evolvendo oltre le sue attrazioni più note. “Il Kerala ha backwaters, spiagge, cascate, stazioni collinari, giardini di spezie e foreste. Qualsiasi cosa una persona voglia sperimentare, il Kerala può offrirla”, ha raccontato. “È un pacchetto completo: ognuno dei nostri 14 distretti ha un proprio potenziale e una propria identità turistica”.

Una destinazione dalla varietà infinita

Dalle coste punteggiate di palme di Varkala alle colline nebbiose di Munnar, la forza del Kerala risiede nella sua straordinaria diversità. “Se qualcuno vuole visitare una spiaggia un giorno e una foresta il giorno dopo, possiamo farlo. I visitatori possono trascorrere due settimane spostandosi da una regione all’altra e ogni giorno vivere un’esperienza nuova”, spiega Suresh.

Tra le attrazioni più iconiche emergono le backwaters, un intreccio di lagune e canali che si estende per oltre 900 chilometri lungo la costa. È un ecosistema pulsante: risaie, palmeti, mangrovie ricche di fauna e piccoli mercati galleggianti che raccontano la vita quotidiana del luogo.

“Le backwaters sono endemiche del Kerala, esistono solo qui. A Alappuzha si può viaggiare per chilometri a bordo di case galleggianti osservando la vita dei villaggi lungo le rive. È un modo pacifico e autentico di vivere la natura”.

Visitatori che scivolano nelle tranquille acque di Pozhuthana, Wayanad, KL, India.
Visitatori che scivolano nelle tranquille acque di Pozhuthana, Wayanad, KL, India. Credit: Kerala Tourism

Benessere, arti marziali e antiche tradizioni

Il Kerala non è solo paesaggi. È anche un patrimonio culturale millenario. Suresh cita il Kalaripayattu, considerata una delle arti marziali più antiche al mondo, nata nel III secolo a.C. “Coinvolge meditazione, yoga, respirazione e movimenti del corpo. Migliora forza, concentrazione e consapevolezza: è una vera disciplina mente-corpo”.

Lo Stato è inoltre riconosciuto come la culla dell’Ayurveda, il sistema indiano di medicina naturale. I viaggiatori del benessere trovano ovunque centri che offrono trattamenti autentici, dai resort di lusso alle cliniche tradizionali. “L’Ayurveda si basa sulla medicina vegetale. Offre trattamenti naturali e olistici che promuovono guarigione e benessere”.

Due uomini si cimentano in un duello tradizionale di Kalaripayattu a Kottayam, in Kerala.
Due uomini ingaggiano un duello tradizionale di Kalaripayattu a Kottayam, Kerala. Credit: Pexels/Ginu Plathottam

Festival che danno vita allo Stato

La cultura del Kerala si vive anche attraverso i suoi festival, celebrazioni che animano l’intero calendario. Il più famoso è il Thrissur Pooram, che si tiene tra aprile e maggio nel tempio Vadakkunnathan di Thrissur e attira oltre un milione di visitatori, con sfilate di elefanti e spettacoli percussivi. “È uno dei più grandi festival dell’Asia”, afferma Suresh.

Accanto al Thrissur Pooram convivono rituali antichi come Theyyam e Tira, performance spirituali che mescolano danza, costumi e narrazione. I visitatori possono anche assistere al Kathakali, una danza-dramma tradizionale riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. “Si basa sui Purana, testi antichi che raccontano miti e leggende. È un tesoro culturale del Kerala”.

Elefanti in fila durante il festival Thrissur Pooram, Thrissur, KL, India.
Elefanti in fila durante il festival Thrissur Pooram, Thrissur, KL, India. Credit: Pexels/Sanjayshaiju

Il cibo che racconta una storia

Anche il cibo svolge un ruolo centrale nell’identità del Kerala. La cucina combina la ricchezza dei prodotti tropicali con la sapienza delle tradizioni costiere. “Dovete provare il Malabar biryani e, per i vegetariani, il Sadya, un pasto servito su una foglia di banano con oltre 30 piatti”, racconta Suresh. “Per la colazione, abbiamo appam con stufato, kadala curry e tapioca con curry di frutti di mare”.

L’ente del turismo sta creando itinerari gastronomici che portano i visitatori a scoprire le specialità regionali. “Kozhikode è famosa per il biryani e la cultura del tè. Si può trascorrere un’intera giornata esplorando la sua scena gastronomica”.

Un tradizionale banchetto Onam Sadya servito su una foglia di banano
Un tradizionale banchetto Onam Sadya servito su una foglia di banano Credit: Canva Images

La sostenibilità al centro del turismo del Kerala

Il Kerala sta costruendo un modello di turismo responsabile, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. “Il turismo è il nostro cuore e la nostra anima. Ogni persona in Kerala si sente responsabile della protezione della natura”, sottolinea Suresh.

I progetti della regione puntano su economie locali, riduzione della plastica e destinazioni a zero emissioni. “Molti dei nostri siti sono ora neutrali rispetto alla CO₂. Vogliamo che i visitatori vivano il Kerala in modo sostenibile”.