Germania: Scholz e Merkel erano sulla "lista della morte" - uomo arrestato
In Germania le unità speciali GSG 9 della polizia hanno arrestato un uomo di 49 anni, Martin S., sospettato di essere il gestore della piattaforma darknet “Assassination Politics”, una rete che promuoveva l’uccisione di figure politiche e pubbliche in cambio di donazioni in criptovalute.
Secondo l’inchiesta rivelata da Der Spiegel, l’uomo avrebbe compilato una “lista della morte” con più di 20 nomi, tra cui due ex cancellieri tedeschi: Angela Merkel e Olaf Scholz, e diversi ex ministri federali. L’obiettivo dichiarato sulla piattaforma era raccogliere fondi per assoldare sicari e incentivare omicidi politici.
Le accuse: terrorismo, istigazione alla violenza e diffusione di dati sensibili
La Procura federale accusa Martin S. di: finanziamento del terrorismo; istigazione alla commissione di un “grave atto di violenza che mette in pericolo lo Stato”; diffusione di dati personali in modo da esporre le vittime a un serio rischio.
Gli inquirenti sostengono che il 49enne pubblicasse istruzioni su come produrre esplosivi e materiali utili per organizzare attacchi.
Donazioni in criptovalute per pagare gli assassini
L’uomo, con doppia cittadinanza tedesca e polacca, era già noto ai servizi di sicurezza dal 2020 per aver partecipato alle proteste durante la pandemia di Covid.
Sulla piattaforma, avrebbe chiesto donazioni in criptovaluta per finanziare l’assunzione di killer, presentando l’iniziativa come un modo per “eliminare politici corrotti”.
Il nome “Assassination Politics” deriva da un saggio degli anni ’90 del militante antigovernativo statunitense Jim Bell, che teorizzava un mercato anonimo per raccogliere fondi finalizzati ad assassinare funzionari pubblici.
Come è stato individuato
Secondo fonti investigative, le informazioni che hanno portato all’arresto sono arrivate dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, il servizio di intelligence interna tedesco. Martedì Martin S. sarà condotto davanti al giudice istruttore per la convalida dell’arresto.
Le autorità definiscono l’operazione un importante successo nella lotta agli estremismi online e alla radicalizzazione via darknet.
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