La Commissione Ue avverte Alphabet e Apple: "State violando le regole digitali europee"

Le decisioni di mercoledì della Commissione europea su una serie di casi che riguardano la conformità delle big tech statunitensi alla legislazione europea sul digitale non miglioreranno probabilmente le relazioni tra gli Stati Uniti e l'Ue.
Un anno dopo aver avviato un'indagine, la Commissione ha concluso che il fatto che Alphabet non permetta agli sviluppatori di indirizzare i consumatori verso altre offerte al di fuori dei suoi app store significa che non rispetta il Digital Market Act (Dma).
Secondo la Commissione, il colosso statunitense non consente alcuna forma di comunicazione tra sviluppatori e consumatori e dissuade questi ultimi dall'abbandonare l'ambiente di Alphabet con un messaggio di avvertimento.
In un'indagine separata, l'esecutivo dell'Ue ha scoperto che Google, per i suoi servizi come shopping, hotel e viaggi, dava alle proprie offerte una posizione di rilievo nei risultati di ricerca rispetto ai servizi di terzi, cosa vietata dal Dma.
Se Alphabet non si atterrà alle conclusioni della Commissione offrendo una soluzione di conformità, rischia una multa fino al 10 per cento del suo fatturato annuo globale.
In una decisione separata di mercoledì, la Commissione ha concesso ad Apple due anni di tempo per consentire l'operatività di dispositivi di altre marche con i suoi iPhone, al fine di conformarsi al Dma.
A giugno Apple è stata accusata di aver violato il Dma per aver impedito agli sviluppatori di indirizzare i consumatori al di fuori del suo ecosistema. Se entro altri due anni il gigante tecnologico non offrirà soluzioni per garantire il funzionamento dei suoi dispositivi con smartwatch, cuffie e auricolari per la realtà virtuale di terze parti, potrebbero scattare azioni di non conformità.
Apple è anche oggetto di un'indagine di non conformità avviata un anno fa, la cui conclusione dovrebbe essere presentata dall'autorità di controllo dell'Ue nelle prossime settimane. In questo caso, la Commissione dovrà decidere se le misure adottate da Apple impediscono agli utenti di scegliere liberamente browser esterni all'ecosistema Apple.
Un'ultima indagine riguarda i nuovi termini contrattuali del gigante tecnologico per l'accesso degli sviluppatori ad app store alternativi e la possibilità di offrire un'app attraverso un canale di distribuzione alternativo. Il risultato dovrebbe essere noto entro giugno.
Le indagini dell'Ue sui giganti tecnologici statunitensi hanno irritato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i legislatori del Congresso degli Stati Uniti.
A febbraio, due membri della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti hanno inviato una lettera ai vicepresidenti della Commissione Henna Virkkunen e Teresa Ribera, sostenendo che il Dma era diretto contro le aziende statunitensi e che le multe inflitte erano equivalenti alle tasse.
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