Meta ci riprova con gli strumenti di intelligenza artificiale nell'Ue

Il gigante tecnologico statunitense Meta ha annunciato giovedì il lancio del suo chatbot alimentato dall'AI nell'Unione europea, nonostante il piano abbia già suscitato interrogativi normativi in tutta Europa.
"Ci è voluto più tempo di quanto avremmo voluto per portare la nostra tecnologia AI nelle mani delle persone in Europa, dato che continuiamo a navigare nel suo complesso sistema normativo - ma siamo felici di essere finalmente arrivati", ha dichiarato Meta in un post sul suo blog pubblicato giovedì.
MetaAI è stata attivata negli Stati Uniti nell'aprile dello scorso anno, in India a giugno e nel Regno Unito a ottobre. Il piano della big tech di continuare l'espansione in Europa è stato interrotto la scorsa estate dalla "imprevedibilità normativa".
L'azienda aveva dovuto mettere in pausa il lancio europeo del suo assistente AI dopo che la Commissione irlandese per la protezione dei dati le aveva ordinato di rimandare il suo piano di utilizzare i dati degli utenti adulti di Facebook e Instagram per addestrare i grandi modelli linguistici (Llm).
Meta afferma ora che nelle prossime settimane "compirà il primo passo per rendere disponibile la funzione di chat di Meta AI in sei lingue europee - inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese e tedesco - con l'obiettivo di raggiungere la parità con gli Stati Uniti ed espandere la nostra offerta nel tempo".
Meta AI sarà disponibile all'interno di Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger e consentirà agli utenti, ad esempio, di porre una domanda nelle chat di gruppo di WhatsApp o di "scoprire contenuti rilevanti per i loro interessi".
In totale, lo strumento inizierà ad essere utilizzato in 41 Paesi europei, compresi quelli dell'Ue, e in 21 territori d'oltremare, ha dichiarato l'azienda.
Il nuovo responsabile delle politiche globali di Meta Joel Kaplan il mese scorso ha criticato l'azione normativa dell'Europa nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi, sostenendo che sta "spingendo il continente ai margini".
Kaplan ha sostenuto che, mentre è in atto una rivoluzione globale dell'intelligenza artificiale, è importante promuovere la competitività e la crescita economica attraverso l'innovazione aperta e la cooperazione transatlantica, e che l'Europa deve cercare una collaborazione più forte con gli Stati Uniti e le loro aziende.
I suoi commenti sono in linea con il recente riposizionamento dell'azienda. A gennaio l'amministratore delegato Mark Zuckerberg ha affermato che Meta avrebbe collaborato con il presidente entrante Donald Trump per contrastare i Paesi che cercano di limitare le piattaforme di social media.
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