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Robot umanoidi e hacker etici: ecco cosa propone il Gitex 2020 di Dubai

• Dec 19, 2020, 2:00 PM
4 min de lecture

Dalla bioingegneria alla sicurezza informatica per continuare con il 5G: il futuro è sotto i riflettori alla 40esima edizione della Gulf Information Technology Exhibition a Dubai.

È l'unico grande evento tecnologico di quest'anno con oltre 1200 espositori provenienti da 60 Paesi.

I robot umanoidi

Negli stand ci si imbatte in umanoidi incredibilmente realistici: sono chiamati robot Mesmer, progettati da Engineered Arts.
Hanno la capacità di percepire il linguaggio del corpo e persino l'umore, con un'incredibile capacità di interazione.

Il robot Jen propone una voce femminile metallica ma gentile: "Io sono un robot" dice.

Alla domanda 'qual è il tuo scopo? Perché esisti?', Jen risponde con un pizzico di ironia: "Questa è una domanda molto profonda e filosofica. Perché tu esisti?".

La frontiera della sicurezza informatica

Presenti in fiera anche alcuni esperti di sicurezza informatica di fama mondiale, come il noto hacker Pablos Holman, che ha contribuito a costruire astronavi, una macchina per eliminare gli uragani e ha sviluppato le criptovalute già negli anni Novanta.

"Il valore economico è nelle corporation e nei computer che gestiscono - dice Holman - è il campo di battaglia del futuro. Viviamo in un mondo in guerra economica su larga scala, che si manifesta attraverso la guerra e la sicurezza informatica. E non sto cercando di spaventarvi, questa è solo la realtà. Si perde la partita se non si gioca".

Bryan Seely, hacker etico, racconta la sua prospettiva: "Ci sono più persone che stanno a casa e non sanno come generare reddito. Così, i truffatori hanno alzato la posta in gioco e sono diventati sempre più creativi. Il social engineering, il phishing, il targeting degli utenti sono aumentati di molto. Il Ransomware sta crescendo ed è più difficile difendere un'azienda quando questa è ormai dislocata ovunque e tutti lavorano sulle VPN. Ci sono molte meno interazioni e molta meno gestione centralizzata di qualsiasi cosa perché non c'è più nessuno al centro. Noi lo chiamiamo il confine. Quindi il confine di un'azienda è quasi scomparso".

Telemedicina, il traguardo in tempi di pandemia

La pandemia ha portato all'adozione e alla dipendenza senza precedenti dalle nuove tecnologie. Le innovazioni nel campo della sanità in particolare sono state al centro del Gitex di quest'anno.

"C'è stato un aumento dei servizi di telemedicina perché prima la gente andava all'ospedale e prendeva appuntamenti con i medici - commenta Shamim Nabuuma Kalilsa, CEO Chil Lab Group - ma ora non ci si sposta, ci sono state delle serrate, quindi si è puntato sulla tecnologia. La situazione è davvero cambiata e la gente si sta adattando".

Prateek Sardana dell'impresa Etisalat dà il segno di come e quanto la situazione sia cambiata: "Ci sono varie soluzioni per la salute a casa: intanto, una piattaforma di gestione dei dati che vengono ricavati da diversi sensori nell'abitazione e poi integrati ad alcune delle nostre soluzioni più innovative, come la telemedicina. C'è un glucometro: cattura i livelli di zucchero nel sangue, i dati vengono trasmessi in tempo reale al display. Poi, ecco il pulsossimetro, che misura la saturazione dell'ossigeno nel sangue e ha molta rilevanza in tempi di Covid. In definitiva, tutto questo è integrato a un sistema di cartelle cliniche elettroniche di un ospedale. Sulla base delle risultanze, il medico - che guarda ad esempio se c'è un ritmo cardiaco irregolare - può chiamare il paziente per una visita o magari mandare un'ambulanza".

Dove vogliamo andare?

Alcune innovazioni qui hanno il potere di salvare vite umane, ma altre non dovrebbero cadere nelle mani sbagliate.

"Quello che mi preoccupa - conclude Holman - è il processo decisionale umano. Giusto? Sta ancora a noi decidere a cosa teniamo, quale mondo vogliamo costruire e usare queste tecnologie per aiutarci a creare quel futuro. Quindi, dobbiamo avere ben chiari i nostri valori. Che cosa ci sta a cuore? Quale mondo stiamo cercando di creare e quali tecnologie potrebbero aiutarci ad arrivarci?".