Ethnobass e improvvisazione: al Windcraft Music Fest di Cipro soffia un vento di innovazione

Il Windcraft Music Fest, la rassegna che celebra gli strumenti a fiato, si è svolto per l'undicesima volta a Katydata, il bellissimo villaggio sul Monte Troodos a Cipro.
L'evento sposa la tradizione con il jazz e il suono contemporaneo, riunendo musicisti e gruppi musicali non solo di Cipro, ma anche del resto d'Europa. All'11esimo Windcraft Music Fest di quest'anno hanno partecipato molti artisti stranieri.
Il trentenne Robinson Khoury è una delle voci giovani più interessanti del jazz francese. Nel 2024 ha ricevuto il prestigioso premio Django Reinhardt come miglior musicista jazz di Francia. Rinomato per il suo virtuosismo al trombone e per il suo agio nell'improvvisazione, Khoury ha collaborato con grandi artisti come Ibrahim Maalouf, Natacha Atlas e Quincy Jones.
Il suo ultimo progetto, intitolato "MŸA", esplora le sue radici libanesi. Combina il jazz con scale mediorientali, antiche tradizioni musicali, voci senza parole e paesaggi sonori elettronici. Al Windcraft Music Fest è venuto a presentarlo con il suo trio, composto da Anisha Neari e Leo Zashef.
"Volevo che fosse qualcosa di veramente speciale, con strumenti musicali che non avevamo mai visto insieme prima. Ho voluto che ci fosse un trio musicale perché la chimica è davvero unica. Questo progetto riguarda le antiche tradizioni musicali, ma anche la musica elettronica, che rappresenta i timbri che non conosciamo, che sono forse dimenticati", racconta il musicista francese a Euronews.
Il gruppo Oratnitza è composto da cinque giovani musicisti bulgari che condividono l'amore per la tradizione bulgara e per i generi musicali contemporanei, con particolare attenzione al basso. Per questo motivo, chiamano il loro sound unico "Ethnobass".
I membri della band si sono incontrati 16 anni fa in un parco, facendo jam session, e hanno impressionato con i loro suoni ballabili. A Cipro hanno presentato le composizioni del loro quarto album, di prossima pubblicazione, intitolato "The guardian".
"Suoniamo musica tradizionale bulgara, che combiniamo con altri stili di musica contemporanea, come drum and bass, dubstep e persino jazz. Onestamente questi sono i generi di musica che ci piacciono e che ascoltiamo; ci piace mescolarli con la musica tradizionale bulgara", dice Georgi "Jorge" Simeonov e aggiunge Christian Georgiev: "Abbiamo il djediridou, che è un antico strumento a fiato che ha un basso e aggiungiamo altri bassi dai sintetizzatori, e lo mescoliamo con strumenti acustici e canti tradizionali".
Il Windcraft Music Fest è più di una semplice serie di concerti. È una testimonianza vivente della ricchezza che deriva dalle collaborazioni tra persone che non hanno mai lavorato insieme prima. Rivela il talento di artisti locali e internazionali, con particolare attenzione agli strumenti a fiato.
Allo stesso tempo, attraverso laboratori, attività e altro, i partecipanti di tutte le età sono invitati a prendere parte al processo di creazione musicale e a esplorare il ricco patrimonio culturale del villaggio e dell'area circostante.
Today