Scoperta straordinaria in Sardegna: trovate tracce di dinosauro durante riprese di un documentario

La Sardegna è un'isola piena di ricchezze e paesaggi mozzafiato ma anche di tanta storia. Ne è prova la straordinaria scoperta fatta dall'equipe scientifica composta dai professori Antonio Assorgia, Sergio Ginesu e Stefania Sias, già docenti delle Università di Sassari e Cagliari.
Durante le riprese di un documentario sul paesaggio geomorfologico della Regione, gli esperti hanno rinvenuto nelle campagne di Baunei, in Ogliastra, un’importante testimonianza paleontologica: tracce fossili che attestano la presenza di dinosauri in Sardegna.
Conservate in rocce risalenti al Giurassico, le impronte appartengono a un dinosauro teropode finora mai segnalato in Sardegna.
Grazie alla straordinaria scoperta è stato possibile ricostruire l'aspetto dell’animale e l’ambiente in cui viveva. Il dinosauro era un bipede del Giurassico medio, circa 165 milioni di anni fa, e viveva lungo tratti di costa con sedimenti sabbiosi e fangosi, tipici delle aree palustri e soggette a maree. Lo hanno spiegato gli esperto durante una conferenza stampa venerdì 11 aprile.
La superficie rocciosa in cui sono state trovate le impronte del dinosauro ha permesso, inoltre, di dimostrare la presenza di altre specie coeve. Si tratta dunque della prima evidenza della presenza di dinosauri nel Mesozoico sardo.
Stefania Salis, la prima ad accorgersi di quelle tracce, ha detto che il dinosauro scoperto è stato chiamato "Bibi", si tratterebbe di un esemplare femmina, ma bisogna attendere le prove scientifiche per accertarlo.
"Le impronte ci parlano e ci raccontano come stavano le cose 165 milioni di anni fa, quello di Baunei era probabilmente un erbivoro, vista la mancanza di artigli ed era un bipede lungo circa 120 160 centimetri", ha detto il paleontologo e docente dell'Università di Sassari, Marco Zedda, intervenendo durante la conferenze e spiegando come da un'impronta si possa ricostruire l'animale che l'ha lasciata.
Secondo Francesco Ginesu, Amministratore Unico della società MGB e responsabile della produzione del documentario, si tratta di una scoperta eccezionale, emersa quasi per caso. "Come spesso accade nella scienza, ha il potere di cambiare radicalmente ciò che pensavamo di sapere", ha detto Ginesu e ha aggiunto: "Quelle impronte, individuate mentre si lavorava su un prodotto divulgativo, si sono rivelate un ritrovamento di enorme valore scientifico. Non si tratta solo di un dato in più: è una testimonianza diretta della presenza dei dinosauri in un’area che finora non aveva restituito prove così evidenti".
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