Grecia, carenza di alloggi ad Atene: limitati gli affitti brevi per un anno
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Mercoledì è entrato in vigore nella capitale greca Atene il divieto di registrare nuovi appartamenti per affitti a breve termine, mentre le autorità cercano di trovare soluzioni alla carenza di alloggi per i residenti permanenti.
Secondo il quotidiano locale Ekathimerini, nel 2024 il numero di posti letto disponibili nelle unità in affitto a breve termine ha raggiunto 1.022 milioni nei mesi fino ad agosto, superando per la prima volta gli 887.740 posti letto negli alberghi del Paese.
Ma l'aumento degli affitti a breve termine non è stato esente da critiche da parte del settore alberghiero del Paese, che sostiene che società come Airbnb stiano sottraendo loro gli affari.
Anche i residenti di Atene risentono dell'elevato numero di affitti a breve termine
I residenti hanno affermato che gli affitti a breve termine esacerbano la crisi degli alloggi e che l'afflusso di turisti nei quartieri locali ha fatto aumentare i prezzi per coloro che vi abitano, soprattutto nei quartieri popolari.
La legge, entrata in vigore mercoledì, prevede il divieto per un anno di registrare nuovi appartamenti in diversi quartieri ateniesi, tra cui aree molto richieste come Kolonaki, Koukaki, Pangrati ed Exarchia.
La legge, approvata a novembre, concede ai proprietari delle aree in questione un periodo di tempo fino al 31 dicembre per dichiarare le loro proprietà e offre anche agevolazioni fiscali ai proprietari di immobili che passano dagli affitti brevi a quelli a lungo termine.
Non è la prima volta che le autorità greche tentano di limitare gli affitti a breve termine. Nel 2024, Atene ha introdotto una serie di regolamenti, tra cui l'obbligo di licenza professionale per gli individui che affittano più di due proprietà e severi requisiti di salute e sicurezza per chi affitta.
Le proprietà devono anche soddisfare vari standard di ventilazione e di assicurazione di responsabilità civile, ma i critici sostengono che le norme sono inefficaci a lungo termine.
Mitsotakis: "Aumentare la disponibilità di alloggi"
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha giustificato le misure in un discorso tenuto a Salonicco a settembre, affermando che il suo governo non ha alcun interesse a demonizzare il settore degli affitti a breve termine, ma che le misure sono state concepite per "alleviare la pressione sugli affitti e aumentare la disponibilità di alloggi".
Il premier greco ha riconosciuto che gli affitti a breve termine sono una fonte significativa di reddito per i proprietari di immobili e un motore del turismo nel Paese, che è una delle sue industrie più grandi e redditizie.
"Il carattere dei nostri quartieri non deve essere alterato, né il diritto al profitto di una persona deve impedire il diritto alla casa di un'altra", ha detto Mitsotakis.
"Molte città e molti Paesi stanno lottando per regolamentare il mercato degli affitti a breve termine. Noi stiamo facendo alcuni primi passi importanti in questa direzione. Se pensiamo che ne servano altri, non esiteremo a farli"ha aggiunto il premier.