Mozambico, almeno trenta morti dall'inizio delle manifestazioni post elettorali
Sono almeno 30 persone uccise in Mozambico dall'inizio delle manifestazioni organizzate per denunciare frodi alle elezioni del 9 ottobre, ufficialmente vinte dal partito al potere. La cifra è stata calcolata da "Human Rights Watch" (Hrw) e comunicato all'Afp dalla stessa ong per la difesa dei diritti umani.
"Almeno 30 persone sono state uccise tra il 19 ottobre e il 6 novembre in tutto il Paese", ha dichiarato un portavoce di Hrw all'agenzia francese. Il bilancio non include la giornata di ieri, giovedì, segnata da una grande marcia a Maputo dispersa dalla polizia e dall'esercito.
Solo l'ospedale centrale di Maputo "ha registrato tre morti legate alle manifestazioni" di giovedì, ha riferito il portavoce Dino Lopes in conferenza stampa, senza precisare se si trattasse di manifestanti né la causa delle ferite mortali. Questo bilancio, peraltro, non tiene conto dei decessi registrati in altri ospedali della capitale.
Secondo l'Ong mozambicana Centro per la democrazia e i diritti umani (Cdd), cinque persone "sono state uccise da colpi della polizia" a Maputo giovedì. Migliaia di sostenitori avevano risposto all'appello del principale oppositore Venancio Mondlane, che rivendica la vittoria elettorale a discapito del partito al potere da quasi mezzo secolo in questo paese dell'Africa australe.
Tre membri del partito Podemos, legato a Mondlane, risultano inoltre "scomparsi", secondo il presidente di questa formazione politica, Albino Forquilha. Partiti dalla provincia dello Zambesi per partecipare alla marcia a Maputo, "sono stati fermati e da allora risultano scomparsi", ha dichiarato Forquilha in conferenza stampa, sempre oggi.
Il Frelimo, alla guida del paese dall'indipendenza dal Portogallo nel 1975, ha ottenuto oltre il 70 per cento dei voti nelle elezioni generali, considerate le "più fraudolente dal 1999" secondo l'Ong anticorruzione Public Integrity Center (Cip). La missione di osservazione dell'Unione Europea ha segnalato irregolarità prima, durante e dopo il voto, incluse "alterazioni ingiustificate dei risultati". Dopo l'assassinio di due figure dell'opposizione in un'imboscata in pieno giorno nella capitale il 19 ottobre, Mondlane ha lasciato il Paese e si trova ora fuori dal continente africano, come ha dichiarato lui stesso all'Afp, temendo per la propria sicurezza.
Yesterday