Attacchi israeliani contro Gaza e Libano: decine di morti, molti bambini
Ancora morti a causa dell'offensiva israeliana nel nord della Striscia di Gaza. Domenica mattina, un attacco israeliano contro una casa nel campo profughi di Jabalia che ospitava sfollati ha ucciso almeno 38 persone, di cui 13 sarebbero bambini. Lo riferiscono fonti locali.
Nell'ultimo mese le forze israeliane hanno circondato e isolato in gran parte Jabalia e le vicine città di Beit Lahia e Beit Hanoun, consentendo l'ingresso solo di una piccola parte degli aiuti umanitari. Dall'inizio dell'offensiva, il 6 ottobre, centinaia di persone sono state uccise e decine di migliaia sono fuggite nella vicina Gaza City.
Allarme carestia nella Striscia
Venerdì scorso, il Famine Review Committee, l'organo dell'Onu che conduce analisi sullo stato della sicurezza alimentare e sulla carestia in un Paese, ha affermato che la carestia è imminente nel nord del Paese o potrebbe essere già in corso. La crescente disperazione arriva mentre si avvicina la scadenza dell'ultimatum che l'amministrazione Biden ha dato a Israele per aumentare il livello di assistenza umanitaria consentita a Gaza o rischiare possibili restrizioni sui finanziamenti militari statunitensi.
Il terzo settentrionale di Gaza, compresa Gaza City, è stato il primo obiettivo dell'invasione di terra da parte di Israele e ha subito le distruzioni più pesanti della guerra di 13 mesi, scatenata dall'attacco di Hamas al sud di Israele. Come in altre zone di Gaza, Israele ha rimandato le forze in campo dopo ripetute operazioni, affermando che Hamas si è riorganizzato. L'esercito afferma di colpire solo i militanti, che accusa di nascondersi tra i civili nelle case e nei rifugi. Gli attacchi israeliani spesso però uccidono donne e bambini.
Attacco israeliano contro il nord del Libano: almeno 23 morti
Nel frattempo, il ministero della Sanità libanese ha riferito di un attacco aereo israeliano contro il nord del Paese che ha ucciso almeno 23 persone.
Le autorità locali hanno dichiarato che l'attacco è avvenuto nel villaggio di Aalmat, a nord di Beirut e lontano dalle aree del sud e dell'est del Paese dove il gruppo militante Hezbollah ha una presenza importante.
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