Guerra a Gaza, Hamas conferma il rilascio degli ostaggi israeliani di sabato e divulga i nomi
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È arrivato l'annuncio ufficiale di Hamas a conferma della liberazione dei sei ostaggi israeliani, prevista per sabato, insieme alla restituzione di altri quattro corpi di ostaggi deceduti durante la prigionia.
Gli ostaggi che verranno rilasciati sono Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. Le autorità israeliane avevano già avvisato le famiglie lo scorso martedì
Stando alle dichiarazioni del gruppo militante i sei sono gli ultimi a venire rimpatriati nella prima fase del cessate il fuoco e anche gli ultimi ancora in vita.
Chi sono i sei ostaggi che verranno restituiti a Israele da Hamas sabato
Mentre al-Sayed e Mengistu sono prigionieri a Gaza da più di un decennio dopo essere entrati volontariamente nella Striscia, rispettivamente nel 2015 e nel 2014, e trattenuti da Hamas, gli altri sono stati rapiti il 7 ottobre 2023.
Omer Shem-Tov, Omer Wenkert ed Eliya Cohen sono stati prelevati con la forza dal Nova festival mentre Tal Shoham è stato rapito dal kibbutz Be'eri, dove si era recato per far visita ai suoceri.
Ecco chi sono gli ostaggi nel dettaglio.
Tal Shoam, il padre rapito dal kibbutz Be'eri
Non si sa molto delle condizioni di Shoam, 39 anni, cittadino austriaco e israeliano. Il giorno dell'attacco di Hamas era in visita alla famiglia della moglie nel kibbutz Be'eri per la festività di Simchat Torah.
Sua moglie, Adi Shoham, sua figlia, Yahel, 3 anni, e suo figlio, Naveh, 8 anni, così come sua suocera Shoshan Haran, la zia di sua moglie Sharon Avigdori e sua figlia Noam, 12 anni, sono stati presi in ostaggio, ma rilasciati il 25 novembre 2023. Suo suocero Avshalom Haran è stato invece ucciso durante l'attacco, così come la zia e lo zio di sua moglie.
Omer Shem-Tov
Il 22enne Omer Shem-Tov è stato rapito dal Nova festival. Dopo essere salito sull'auto di un amico il programmatore informatico ha inviato alla famiglia la sua posizione in tempo reale, ma alla fine si sono accorti che era diretto a Gaza hanno perso i contatti con lui.
Un video di Hamas su Telegram mostrava i due giovani nella Striscia, con i familiari riusciti a identificarlo grazie ai tatuaggi. Anche delle sue condizioni non si sa molto.
Eliya Cohen
Dal Nova festival è stato rapito anche Eliya Cohen, 27 anni, mentre era con la sua fidanzata Ziv Aboud.
La giovane, riuscita poi a salvarsi, ha raccontato come mentre la coppia tentava di scappare nascondendosi tra i cadaveri in un rifugio antiaereo, ha sentito Cohen venire portato via e caricato su un pick up dai terroristi. Entrambi sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco.
La famiglia del ragazzo ha dichiarato all'inizio di questo mese di aver sentito dai prigionieri rilasciati di recente che Cohen è rimasto incatenato per tutto il periodo della prigionia e che riceve pochissimo cibo e poca luce solare. La ferita da arma da fuoco alla gamba dovrebbe ancora venire curata adeguatamente.
Omer Wenkert
I familiari di Omer Wenkert, direttore di ristorante, sono molto preoccupati per le possibili condizioni di salute del giovane. I genitori hanno reso noto che soffre di colite e può avere attacchi molto violenti. È stato inoltre descritto come estremamente sottopeso.
"La sua dieta era composta da tre datteri al giorno. I datteri possono essere piuttosto salutari, ma per Omer possono essere fatali", ha detto la madre del ragazzo. "I datteri contengono fibre alimentari e chi soffre di colite non può consumare fibre alimentari".
Rapito anche lui dal Nova festival, il 23enne ha comunicato con i genitori per l'ultima volta nella mattina del 7 ottobre. In seguito, a conferma del suo rapimento, i familiari hanno ricevuto un video che mostrava Wenkert legato e in mutande.
Sua madre ha dichiarato di non aver più ricevuto segni di vita da dopo il rilascio dell'ostaggio Liam Or, trattenuto insieme a lui, nel novembre 2023.
Avera Mengistu, un decennio a Gaza
Mengistu, 37 anni, avrà trascorso 3.821 giorni in prigionia quando verrà rilasciato sabato, secondo l'Hostage Families Forum. Entrato nella striscia di Gaza settentrionale dalla spiaggia di Zikim nel settembre 2014 è stato prelevato da Hamas.
Nel 2023 è stato diffuso un video che sembrava ritrarlo vivo. Secondo quanto riporta il Times of Israel, Mengistu viene dalla comunità operaia etiope-israeliana di Ashkelon. Secondo la sua famiglia, soffriva di una malattia mentale e gli è stata concessa un'esenzione dal servizio militare.
"Sappiamo che è vivo e in cattive condizioni fisiche e mentali", ha detto un parente a un raduno di Tel Aviv ad agosto.
Hisham al-Sayed
Entrato nella Striscia a 28 anni, nell'aprile 2015, vicino al valico di Erez, al-Sayed, ora 37 anni, è un beduino israeliano originario del villaggio di Hura nel deserto del Negev.
Secondo il padre non era la prima volta che il giovane si recava a Gaza, dove è stato catturato da Hamas. Secondo Human Rights Watch, negli anni precedenti ad al-Sayed è stata "diagnosticata la schizofrenia e un disturbo della personalità, tra le altre condizioni" ed è stato ripetutamente ricoverato in istituti.
Non si hanno più notizie di lui dal 2022, quando Hamas ha diffuso un video che lo mostra malato a letto, con attaccata una bombola di ossigeno.
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