Turchia: arrestati decine di sostenitori del sindaco di Istanbul İmamoğlu

Sono almeno 37 le persone arrestate in Turchia per alcuni post sui social media che criticavano l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, considerato il principale rivale politico del presidente Recep Tayyip Erdoğan.
İmamoğlu è stato preso in custodia mercoledì, insieme ad altre 105 persone, tra cui imprenditori, giornalisti e altri politici. Secondo il governo turco il sindaco di Istanbul è accusato di corruzione e di aver aiutato un gruppo terroristico. İmamoğlu e i suoi sostenitori ritengono che le accuse siano politicamente motivate.
37 arresti per post "provocatori" sui social
Il ministro dell'Interno della Turchia, Ali Yerlikaya, ha annunciato l'arresto di 37 persone accusate di aver pubblicato sui social messaggi ritenuti "provocatori", in quanto "incitavano all'odio e all'ostilità" a seguito dell'arresto di İmamoğlu, figura di spicco del Partito Popolare Repubblicano (Chp) e potenziale candidato alla presidenza della Turchia alle elezioni del 2028. Yerlikaya ha reso noto che finora sono state identificate 261 persone sospettate di essere responsabili dei messaggi "provocatori" condivisi sui social.
Il Partito Popolare Repubblicano ha condannato la sua detenzione come "un colpo di stato contro il nostro prossimo presidente". Nel frattempo, İmamoğlu ha dichiarato poco prima del suo arresto che "la volontà del popolo non può essere messa a tacere".
Nonostante il divieto di manifestare per quattro giorni a Istanbul, mercoledì in migliaia sono scesi in strada per protestare contro quello che viene considerato un colpo alla democrazia del Paese. Giovedì è stata convocata un'altra manifestazione per contestare l'arresto di İmamoğlu: la protesta è in programma alle 20:30 ora locale, le 18:30 in Italia, davanti alla sede del comune di Istanbul.
İmamoğlu è stato portato in carcere pochi giorni prima di un'elezione interna al Chp, in cui avrebbe dovuto essere nominato candidato alla presidenza del partito.
Giro di vite contro l'opposizione turca
L'arresto di İmamoğlu arriva nel quadro di un più ampio giro di vite contro gli esponenti dell'opposizione, che è stato criticato come politicamente motivato nel tentativo di mettere a tacere il dissenso. Un giorno prima, l'Università di Istanbul ha revocato al sindaco la laurea triennale, requisito necessario per candidarsi alle elezioni secondo la legge turca.
Parlando in una conferenza stampa mercoledì, il leader del Partito Popolare Repubblicano Özgür Özel ha replicato alle critiche e ha detto che Erdoğan, dopo aver subito perdite significative nelle elezioni locali dello scorso anno, ha preso di mira İmamoğlu perché temeva di perdere contro di lui nei ballottaggi. Özel ha anche accusato le autorità di un “tentativo di colpo di Stato”.
“Possono fare qualsiasi male. Siamo pronti a qualsiasi male possano fare. Perché è chiaro che la questione non è una lotta politica, ma una questione di esistenza o meno per il Paese”, ha aggiunto.
Alcuni leader internazionali hanno condannato la detenzione di İmamoğlu. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che il suo arresto è "deprimente per la democrazia in Turchia, ma certamente anche per le relazioni tra Europa e Turchia".
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