Financial Times: Trump vuole inserire accesso a centrali elettriche ucraine nell'accordo su minerali

L'amministrazione Trump sta valutando la possibilità di estendere l'accordo sulle terre rare con Kiev per ottenere l'accesso da parte degli Stati Uniti ad altri beni economici ucraini, tra cui i principali impianti energetici del Paese.
Lo ha riferito il Financial Times il 21 marzo, citando funzionari ucraini. Secondo i contatti del quotidiano britannico, l'accordo potrebbe includere una clausola per il controllo statunitense delle centrali nucleari ucraine.
Washington vuole anche che Kiev accetti di specificare nell'accordo chi possiede e controlla il fondo comune di investimento.
Ciò significa di fatto una revisione dell'accordo sui minerali, che è stato redatto pochi giorni prima che il presidente statunitense Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky si scontrassero pubblicamente alla Casa Bianca.
Trump: "Se centrali elettriche ucraine appartenessero a Usa sarebbe la migliore difesa"
Queste nuove condizioni non sono ancora state presentate al governo ucraino. Mercoledì, durante una conversazione telefonica con Zelensky, Trump ha affermato che se le centrali elettriche ucraine appartenessero agli Stati Uniti, sarebbe la"migliore difesa" per le infrastrutture civili del Paese.
Trump ha dichiarato giovedì che gli Stati Uniti firmeranno presto un accordo sui minerali e le risorse naturali con l'Ucraina e che i suoi sforzi per raggiungere un accordo di pace per il Paese stanno andando "abbastanza bene" dopo i colloqui di questa settimana con i leader russi e ucraini.
Il tycoon ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno cercando di firmare accordi su metalli e minerali critici in tutto il mondo, ma che l'Ucraina è una priorità. Trump ha fatto questi commenti dopo aver firmato un ordine esecutivo per aumentare la produzione statunitense di minerali critici.
Zelensky, che giovedì ha tenuto una conferenza stampa in Norvegia, ha respinto qualsiasi trasferimento di proprietà delle centrali nucleari ucraine a chiunque, poiché"appartengono al popolo ucraino".
In precedenza, i funzionari ucraini hanno espresso preoccupazione per le possibili pressioni di Washington affinché Kiev accetti condizioni sfavorevoli come parte di un accordo più ampio.
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