Stati Uniti, due agenti di frontiera accusati di aver preso tangenti per far entrare i migranti

Due ispettori di frontiera degli Stati Uniti nel sud della California sono stati accusati di aver preso tangenti per permettere alle persone di entrare nel Paese senza mostrare i documenti, secondo i procuratori.

Gli ufficiali della Us Customs and Border Protection (Cbp) Farlis Almonte e Ricardo Rodriguez sono stati accusati dopo che gli investigatori hanno trovato prove telefoniche che dimostravano che avevano scambiato messaggi con trafficanti di esseri umani in Messico. Gli inquirenti hanno poi scoperto inspiegabili depositi di contanti nei loro conti bancari, secondo una denuncia penale resa pubblica la scorsa settimana.

L'indagine sugli agenti di frontiera Usa partite dalle accuse dei trafficanti di migranti arrestati

I procuratori hanno detto che gli agenti hanno fatto passare decine di veicoli che trasportavano persone senza documenti al porto di ingresso di San Ysidro, che collega San Diego negli Stati Uniti e Tijuana in Messico ed è uno dei valichi di frontiera terrestri più trafficati al mondo.

Secondo l'accusa, i due uomini venivano pagati migliaia di dollari per ogni veicolo che facevano passare. L'avvocato di Rodriguez, Michael Hawkins, ha dichiarato che il caso è ancora nelle "fasi iniziali" e che il suo cliente gode della presunzione di innocenza. "Non vediamo l'ora di risolvere la situazione attuale", ha detto Hawkins.

L'indagine su Almonte e Rodriguez è iniziata dopo che tre trafficanti di migranti arrestati l'anno scorso hanno detto agli investigatori federali di aver lavorato con gli ispettori di frontiera degli Stati Uniti, secondo i procuratori.

Sequestrati ai due agenti di frontiera Usa quasi 70mila dollari

Mentre Almonte era in custodia, gli investigatori avrebbero sequestrato quasi 70mila dollari (64mila euro) in contanti che, secondo loro, il suo partner stava cercando di trasferire a Tijuana.

I procuratori hanno scritto in un documento del tribunale che Almonte potrebbe essere accusato di riciclaggio di denaro e di ostruzione della giustizia, come riporta il San Diego Union Tribune.

"Ogni agente della Dogana e della Protezione delle Frontiere che aiuta o chiude un occhio sui contrabbandieri che portano immigrati senza documenti negli Stati Uniti tradisce il suo giuramento e mette in pericolo la nostra sicurezza nazionale", ha dichiarato al giornale il procuratore degli Stati Uniti Andrew Haden.

Le accuse contro Almonte e Rodriguez sono le ultime di una serie di casi di corruzione che coinvolgono il personale del Cbp nella California meridionale. Negli ultimi due anni, cinque agenti dell'area di San Diego sono stati perseguiti per reati simili.