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Cosa sappiamo della seconda Flotilla partita dall'Italia con medici e infermieri diretti a Gaza

• Oct 3, 2025, 9:50 AM
7 min de lecture
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Una seconda flotta di navi è partita nelle ultime settimane dall'Italia per tentare di rompere il blocco navale israeliano sulla Striscia di Gaza, in una missione congiunta della "Freedom Flotilla" e della "Thousand Madleens to Gaza".

Si tratta di undici imbarcazioni che trasportano circa 250 persone tra medici, infermieri e giornalisti internazionali.

È il secondo tentativo di approdare a Gaza dopo che i commando israeliani hanno abbordato e sequestrato le oltre 40 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, arrestando i gli oltre quattrocento volontari dell'iniziativa.

La nave Conscience trasporta medici e giornalisti verso Gaza

La Freedom Flotilla ha inviato tre imbarcazioni.

La principale è la Conscience, che trasporta medici, infermieri e giornalisti. Si tratta di una nave di 68 metri, partita da Otranto il 30 settembre e che da venerdì naviga al largo di Creta. A bordo ci sono circa cento persone.

"Il nostro obiettivo è rompere l'assedio illegale di Israele, fornire ai corrispondenti internazionali la possibilità di fare un reportage diretto da Gaza e fornire assistenza medica urgentemente necessaria ai palestinesi", ha affermato la Freedom Flotilla in un post su Instagram.

"Spero di arrivare alla costa per aiutare i medici e il personale sanitario della Palestina", ha affermato Hafiz Sulaiman, medico della Malesia a bordo della Conscience, in un post su Instagram pubblicato venerdì dall'attivista italiano Vincenzo Fullone.

"Conscience procede verso Gaza con una équipe medica pronta a dare il cambio a chi, nei resti degli ospedali, opera da oltre due anni senza tregua e quasi senza strumenti. Fermarla non è sicurezza: è complicità con l’agonia. Lasciatela passare", ha affermato Fullone.

Insieme alla Conscience ci sono anche altre due imbarcazioni della Freedom Flotilla, le barche a vela Al-Awda e Ghassan Kanafani, che battono rispettivamente bandiera italiana e francese, e attualmente si trovavano anche loro al largo di Creta.

Le navi della Thousand Madleens to Gaza

Altre otto navi sono partite il 25 settembre dal porto di Catania, parte della missione Thousand Madleens to Gaza. A bordo ci sono circa 150 passeggeri, tra giornalisti e professionisti sanitari.

Tra questi anche Francesco Prinetti, medico internista di Torino: "Rimaniamo determinati perché gli intenti sono gli stessi (della Global Sumud Flotilla): rompere un assedio che Israele porta avanti da oltre 17 anni", ha affermato in un'intervista all'Adnkronos.

Israele ha sequestrato la nave Handala della Freedom Flotilla a luglio

Lo scorso luglio la marina israeliana aveva abbordato e sequestrato la nave Handala della Freedom Flotilla, dopo che questa aveva raggiunto le acque al largo di Gaza. L'equipaggio era stato arrestato e rimpatriato.

Tra loro c'era anche l'attivista svedese Greta Thunberg, che ha poi partecipato anche alla missione della Global Sumud Flotilla.

Anche in quest'ultimo caso, i passeggeri sono stati arrestati e portati dalle autorità israeliane al carcere di Ketziot, nel deserto del Negev.


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