Manifestazioni vietate ad Amsterdam dopo gli attacchi antisemiti ai tifosi israeliani
Amsterdam ha vietato tutte le manifestazioni nella capitale olandese per tre giorni a partire da venerdì, dopo che i tifosi di calcio israeliani sono stati attaccati durante la notte con una violenza ampiamente condannata come antisemita dai leader europei.
La polizia olandese ha dichiarato che cinque persone sono state ricoverate in ospedale e 62 sono state arrestate dopo che gli aggressori hanno "sistematicamente preso di mira i tifosi israeliani". I tifosi si trovavano ad Amsterdam per assistere alla partita di Europa League tra la squadra israeliana Maccabi Tel Aviv e quella olandese Ajax.
Dieci delle persone arrestate, due delle quali minorenni, rimangono in custodia della polizia.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato due aerei nei Paesi Bassi per riportare a casa i tifosi e chiede una maggiore sicurezza per la comunità ebraica.
Netanyahu e il suo omologo olandese, Dick Schoof, hanno condannato gli attacchi come antisemiti.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è detta "indignata" per la violenza e ha parlato con Schoof.
"L'antisemitismo non ha assolutamente posto in Europa", ha scritto sul suo profilo X.
Altri leader europei hanno seguito il suo esempio, con il presidente francese Emmanuel Macron che ha dichiarato che la violenza "ricorda le ore più vergognose della storia".
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato: "Chiunque attacchi gli ebrei attacca tutti noi. Gli ebrei devono potersi sentire al sicuro in Europa".
Il suo omologo austriaco, Karl Nehammer, ha condannato gli attacchi antisemiti "in particolare quando avvengono nel contesto di un evento sportivo che dovrebbe riunire le persone".
Esplosione di violenza antisemita
Le violenze di giovedì ad Amsterdam sono scoppiate prima dell'incontro e sono continuate dopo la partita, che l'Ajax ha vinto per 5-0.
Prima della partita, una bandiera palestinese è stata strappata da un edificio nel centro della città e la polizia antisommossa ha impedito ai sostenitori pro-palestinesi di marciare verso lo stadio, secondo l'emittente olandese Nos.
I video pubblicati sui social media hanno mostrato il caos nelle strade di Amsterdam, con uomini che si prendevano a calci e sirene che suonavano.
Uno dei video più diffusi mostra gli aggressori intonare slogan anti-israeliani, mentre un altro mostra i tifosi intonare slogan anti-arabi prima dell'inizio della partita. Euronews non ha verificato in modo indipendente nessuno dei due video.
Il ministero degli Affari esteri palestinese ha condannato i tifosi israeliani per le provocazioni sfociate nei disordini, e ha invitato il governo olandese a proteggere i palestinesi e gli arabi nei Paesi Bassi.
Il capo della polizia di Amsterdam, Peter Holla, ha dichiarato che i tifosi sono stati "attaccati intenzionalmente" nel corso della notte.
"Questo scoppio di violenza nei confronti dei tifosi israeliani è inaccettabile e non può essere difeso in alcun modo", si legge in un comunicato della polizia di Amsterdam.
Gli scontri sono scoppiati nonostante il divieto di manifestare a favore della Palestina, imposto dal sindaco di Amsterdam Femke Halsema in seguito alle preoccupazioni per le tensioni tra i tifosi israeliani e i manifestanti locali.
Halsema ha dichiarato che i tifosi del Maccabi sono stati "attaccati, maltrattati e colpiti con fuochi d'artificio" da "squadre di picchiatori antisemiti" che sono riusciti a eludere 200 agenti.
Le autorità hanno dichiarato che sono state adottate ulteriori misure di sicurezza in città in vista della partita, ma che una valutazione dei rischi effettuata il mese scorso non ha rilevato alcuna minaccia concreta.
Halsema ha proposto che il Consiglio comunale di Amsterdam tenga un dibattito d'emergenza sull'incidente, che è attualmente oggetto di indagine.
Il re olandese Willem-Alexander ha tracciato un collegamento tra l'Olocausto e la violenza di giovedì sera, affermando che i Paesi Bassi hanno "deluso la comunità ebraica".
La guerra a Gaza tra Israele e Hamas ha scatenato proteste in tutta Europa. A marzo, l'apertura di un nuovo museo dell'Olocausto ad Amsterdam ha portato a manifestazioni pro-palestinesi in tutta la città.
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