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La Commissione accantona il Green Deal nella sua nuova visione per l'industria agroalimentare

• Feb 19, 2025, 8:51 PM
4 min de lecture
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Il nuovo approccio alla politica agroalimentare presentato dalla Commissione mercoledì (19 febbraio) si concentra sulla semplificazione dei regolamenti e sul ripristino dell'attrattiva della professione agricola, piuttosto che sull'inasprimento degli standard ambientali.

Con questa azione, la Commissione si allontana dalla controversa strategia "Farm to Fork", che era la componente agroalimentare della politica di punta del precedente mandato, il "Green Deal" europeo.

Sebbene ambiziosa, la strategia "Farm to Fork" fissava obiettivi di riduzione difficili da attuare, come il dimezzamento dell'uso dei pesticidi entro il 2030. "Il metodo di lavoro è chiaramente cambiato per raggiungere le riduzioni necessarie in modo diverso", ha dichiarato il commissario all'Agricoltura Christophe Hansen durante la conferenza stampa di presentazione della nuova visione.

La decisione di abbandonare la politica precedente fa seguito alle critiche degli agricoltori, che ritenevano che la strategia rafforzasse la polarizzazione all'interno del settore agricolo.

La nuova visione mira invece a rivitalizzare l'agricoltura, assicurando che rimanga competitiva e in grado di fornire mezzi di sussistenza equi agli agricoltori. "Abbiamo bisogno di un approccio che ricompensi gli agricoltori piuttosto che esercitare su di loro una pressione eccessiva", ha dichiarato Hansen.

Al centro di questo nuovo approccio c'è l'ultima parola d'ordine della Commissione: semplificazione. Gli sforzi inizieranno con lo snellimento dell'attuazione della Politica Agricola Comune (PAC), l'enorme programma di sovvenzioni agricole dell'UE che attualmente rappresenta quasi un terzo del bilancio totale dell'UE.

Ciao ciao, Green Deal

Pur rimanendo presenti nella visione, le considerazioni ambientali non sono più al centro dell'attenzione come lo erano nella strategia Farm to Fork. In particolare, gli elementi più ambiziosi della precedente strategia, ovvero la revisione del quadro europeo sui pesticidi, sono stati ufficialmente abbandonati.

"Non c'è alcuna intenzione di fare qualcosa di specifico sull'uso sostenibile [della direttiva sui pesticidi]", ha spiegato un funzionario dell'Ue.

Allo stesso modo, altri piani controversi per l'etichettatura nutrizionale obbligatoria sulla parte anteriore della confezione, come il sistema NutriScore con codice colore, sono stati abbandonati a favore di etichette che indicano l'origine del prodotto e gli standard di benessere animale.

Poco sulla nuova Pac

Nonostante il cambiamento di politica, la nuova visione non propone molto in termini di riforma della Pac, se non ribadire vecchie proposte non realizzate come la degressività e il capping.

Queste misure mirano a rendere più equa la distribuzione dei sussidi, assegnando più fondi ai piccoli agricoltori e riducendo i pagamenti alle grandi aziende agricole.

Il sistema dei pagamenti diretti, che rappresenta circa il 75% dei finanziamenti della Pac, è stato a lungo criticato per il fatto di avvantaggiare in modo sproporzionato le grandi aziende agricole. Tuttavia, nella visione non sono previsti cambiamenti concreti.

L'autonomia strategica dell'Europa è oggetto di una posizione più ferma, con l'accento sulla priorità della produzione di beni agricoli essenziali per rafforzare la sovranità alimentare.

La nuova Pac sosterrà maggiormente gli agricoltori che contribuiscono attivamente alla sicurezza alimentare, una posizione difesa dal Partito popolare europeo (Ppe) di centro-destra, a cui appartengono il commissario all'Agricoltura Hansen e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Il reddito degli agricoltori: una priorità

Garantire un tenore di vita equo agli agricoltori è un altro elemento chiave della strategia. Molti membri del settore agricolo europeo devono affrontare l'incertezza finanziaria e un elevato rischio di povertà, sottolinea la Commissione nel documento.

Per rimediare a questa situazione, l'esecutivo Ue prevede di introdurre nel corso dell'anno una strategia di rinnovamento generazionale, per migliorare l'accesso dei giovani agricoltori alla terra, al capitale e alle competenze.

Inoltre, continueranno gli sforzi per rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare, dove spesso lottano contro i potenti rivenditori. La riforma delle pratiche commerciali sleali (Ucp) includerà misure ambiziose per evitare che gli agricoltori siano costretti a vendere sottocosto.

Commercio, approccio equilibrato

Per quanto riguarda il commercio, la visione mantiene un approccio equilibrato, sottolineando la necessità di diversificare i mercati, ampliare le opportunità di esportazione e ridurre la dipendenza da alcuni fornitori.

La Commissione farà pressione per un allineamento più rigoroso degli standard di produzione sui prodotti importati, in particolare per quanto riguarda l'uso dei pesticidi e il benessere degli animali.

Il principio guida è che i pesticidi pericolosi vietati nell'UE per motivi sanitari e ambientali non devono essere reintrodotti sul mercato attraverso prodotti importati.