Trump mette a tacere Voice of America: gli Stati Uniti tagliano i fondi per i media globali

L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato un ampio ridimensionamento delle emittenti radiofoniche Voice of America, Radio Free Europe/Radio Liberty e altri programmi governativi volti a difendere la democrazia. Il direttore dell'organizzazione Michael Abramowitz ha dichiarato che tutto il personale di Voice of America è stato messo in congedo "amministrativo".

Venerdì sera, poco dopo l'approvazione dell'ultima legge di finanziamento da parte del Congresso, Trump ha dato istruzioni alla sua amministrazione di ridurre le funzioni di diverse agenzie al minimo richiesto dalla legge.

Tra queste la U.S. Global media agency, un'organizzazione governativa finanziata dal bilancio a cui fanno capo le emittenti Voice of America, Radio Free Europe and Asia e Radio Martí, che trasmette notizie in lingua spagnola a Cuba.

Sabato mattina Carey Lake, candidato fallito alla carica di governatore e senatore in Arizona che Trump ha nominato consigliere senior dell'agenzia, ha scritto su X che i dipendenti dovrebbero controllare le loro e-mail.

La comunicazione pone i dipendenti in congedo amministrativo e dice che continueranno a ricevere stipendio e benefit "fino a notifica contraria". Indica anche di non utilizzare le strutture di Global media agency e di restituire attrezzature come telefoni e computer.

"Stiamo facendo tutto il possibile per cancellare i contratti che possono essere annullati, per risparmiare denaro, per ridurre il personale e per assicurarci che i vostri soldi non vengano usati in modo improprio", ha dichiarato Lake nel video pubblicato.

"Un regalo per i nemici dell'America"

"Per la prima volta in 83 anni, l'illustre Voice of America è diventata silenziosa", ha dichiarato il direttore dell'organizzazione Michael Abramowitz in un comunicato. Ha aggiunto che praticamente l'intero staff di 1.300 persone è stato messo in congedo.

"Voice of America promuove la libertà e la democrazia in tutto il mondo raccontando la storia dell'America e fornendo notizie e informazioni obiettive ed equilibrate, soprattutto per coloro che vivono sotto tirannia", ha dichiarato Abramowitz.

Reporter senza frontiere, un'organizzazione non governativa internazionale, ha dichiarato di "condannare la decisione come un allontanamento dal ruolo storico degli Stati Uniti di difensori della libera informazione e invita il governo statunitense a ripristinare Voice of America e sollecita il Congresso e la comunità internazionale ad agire contro questa mossa senza precedenti".

La Global media agency ha inviato avvisi per la cessazione delle sovvenzioni anche a Radio Free Asia e ad altri programmi di sua competenza. Voice of America trasmette in altri Paesi le notizie nazionali degli Stati Uniti, spesso tradotte nelle lingue locali. Radio Free Asia, Radio Free Europe e Martí trasmettono notizie ai Paesi con regimi autoritari, in particolare Cina, Corea del Nord e Russia.

"La cancellazione dell'accordo di sovvenzione di Radio Free Europe/Radio Liberty sarà un enorme regalo ai nemici dell'America", ha dichiarato in un comunicato il presidente e amministratore delegato della rete Stephen Capus.

Insieme, le reti raggiungono circa 427 milioni di persone. Risalgono alla Guerra Fredda e fanno parte di una rete di organizzazioni finanziate dal governo che cercano di espandere l'influenza degli Stati Uniti e di combattere l'autoritarismo. Tra queste organizzazioni c'è anche l'Usaid, l'agenzia finora più osteggiata da Trump.

I tagli sono un duro colpo a un caposaldo dell'ordine post-Guerra Fredda, che ha goduto a lungo di un sostegno bipartisan. Tra i dirigenti di Voice of America figura Dick Carlson, padre del commentatore conservatore Tucker Carlson.

L'ordine di ridimensionamento di Trump include anche diverse altre agenzie governative meno note, come il Woodrow Wilson international center for scholars (un think tank apartitico), l'U.S. Interagency council on homelessness e il Community development financial institutions fund.