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Nvidia sospende produzione del chip H20 per la Cina: un passo indietro tra le tensioni tra Pechino e Washington

Business • Aug 22, 2025, 10:27 AM
3 min de lecture
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Il colosso dei chip Nvidia ha deciso di fermare la produzione del suo chip H20, destinato all'intelligenza artificiale (AI), per il mercato cinese. La decisione arriva a seguito di crescenti preoccupazioni di sicurezza sollevate dalle autorità cinesi, che avevano già vietato alle aziende tecnologiche locali di acquistare semiconduttori, tra cui i chip Nvidia, per timori legati alla sicurezza nazionale.

Le motivazioni dietro la sospensione della produzione

Secondo fonti anonime citate da The Information, Nvidia ha informato i suoi fornitori, tra cui Amkor Technology e Samsung Electronics, di fermare la produzione del chip H20. Questa mossa segue una serie di eventi che hanno intensificato la tensione tra Pechino e Washington.

Le autorità cinesi hanno sollevato dubbi sulla sicurezza dei chip, accusando Nvidia di aver inserito tecnologie di tracciamento e di controllo remoto, in grado di monitorare la posizione degli utenti e disabilitare i dispositivi. Nvidia, tuttavia, ha fermamente smentito tali accuse.

Il Ceo di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dalle domande sollevate dal governo cinese sulle "backdoor" di sicurezza, aggiungendo che la sua azienda ha risposto confermando che tali vulnerabilità non esistono. La società ha inoltre sottolineato che il chip H20 non è destinato a usi militari o governativi, sia negli Stati Uniti che in Cina.

Il veto statunitense sui chip avanzati

La situazione si inserisce in un contesto geopolitico sempre più teso. Ad aprile, gli Stati Uniti avevano imposto un divieto che impediva a Nvidia di vendere i suoi chip più potenti, tra cui il Blackwell, alla Cina. La motivazione dietro questa decisione risiedeva nel timore che l'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale potesse favorire la crescita della Cina nel settore militare, con conseguenze per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Tuttavia, la politica statunitense si è evoluta: a luglio, l'amministrazione Trump ha revocato il divieto sui chip H20, che non sono considerati tra i più avanzati della gamma Nvidia, segno di un possibile avvicinamento tra Washington e Pechino, soprattutto a livello commerciale.

I rischi di una Cina senza chip Nvidia

La crescente guerra commerciale e tecnologica ha avuto un impatto significativo sulle aziende cinesi, che dipendono dai chip Nvidia per alimentare i loro sviluppi in intelligenza artificiale. Giganti tecnologici cinesi come Tencent e ByteDance hanno dovuto interrompere l'acquisto dei semiconduttori Nvidia, mettendo a rischio i loro progetti legati all'AI.

In risposta, la Cina sta accelerando il suo piano per sviluppare una propria industria di semiconduttori, con Huawei in prima linea nella sfida. Tuttavia, gli esperti del settore ritengono che potrebbero volerci anni prima che la Cina riesca a produrre chip AI competitivi come quelli di Nvidia.

Il futuro delle relazioni commerciali

Nonostante la crisi attuale, Nvidia sta cercando di trovare una via d'uscita dalla situazione. Huang ha dichiarato che l'azienda sta discutendo con l'amministrazione Trump un possibile nuovo chip progettato per i data center AI destinati alla Cina. Questo chip, che potrebbe essere il seguito dell'H20, risulta ancora oggetto di negoziazione e dipenderà dalle decisioni del governo degli Stati Uniti.

Anche se la Cina sta cercando di ridurre la sua dipendenza dai chip esteri, il potenziale di sviluppo dell'AI nel paese dipende ancora in gran parte dalle tecnologie straniere, come quelle fornite da Nvidia.