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Cosa si sa dei cavi per la trasmissione dati di Internet tagliati nel Mar Rosso

Business • Sep 8, 2025, 11:47 AM
4 min de lecture
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Domenica alcuni esperti hanno spiegato che il taglio di un cavo sottomarino nel Mar Rosso ha interrotto l'accesso a Internet in alcune parti dell'Asia e del Medio Oriente, anche se non è stato immediatamente chiaro quale sia stata la causa dell'incidente.

I cavi sottomarini rappresentano una delle colonne portanti del web, insieme alle connessioni satellitari e ai cavi terrestri. In genere, i fornitori di servizi Internet dispongono di più punti di accesso e reindirizzano il traffico se uno di essi si guasta, anche se ciò può rallentare l'accesso agli utenti.

Tra i 150 e 200 incidenti ogni anno, spesso per cause accidentali

Si teme che i cavi siano stati presi di mira nell'ambito di una campagna sul Mar Rosso dai ribelli Houthi dello Yemen, che potrebbe rappresentare un modo per incrementare la pressione su Israele affinché ponga fine alla sua guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza.

Gli Houthi hanno negato di aver attaccato tali linee in passato. Il Comitato internazionale per la protezione dei cavi afferma che ci sono circa 1,7 milioni di chilometri di cavi sottomarini e che si verificano tra i 150 e i 200 incidenti all'anno. Fino all'80 per cento di questi problemi sono causati da attività umane accidentali come la pesca e le ancore delle navi, mentre il resto è attribuito a pericoli naturali.

Cosa sappiamo dei cavi oggetto di incidenti

L'organizzazione specializzata in sicurezza informatica NetBlocks ha dichiarato sulla piattaforma di social media Mastodon che "una serie di interruzioni di cavi sottomarini nel Mar Rosso ha degradato la connettività Internet in diversi Paesi", tra cui India e Pakistan.

La colpa è dei "guasti che hanno colpito i sistemi di cavi [Sud-Est asiatico-Medio Oriente-Europa occidentale (Smw4) e India-Medio Oriente-Europa occidentale (Imewe) vicino a Gedda, in Arabia Saudita".

L'Smw4 è un cavo sottomarino di 18.800 chilometri che collega Marsiglia, in Francia, e Palermo, in Italia, a vari Paesi dell'Asia e del Nord Africa, tra cui Singapore, Malesia, Thailandia, Bangladesh, India, Sri Lanka, Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Egitto, Tunisia e Algeria.

È in funzione dal 2005 ed è costato 500 milioni di dollari (426,40 milioni di euro), investiti congiuntamente dalla francese Alcatel Submarine Networks (ASN) e dalla società informatica giapponese Fujitsu.

Il cavo Imewe è invece un progetto da 480 milioni di dollari (409,35 milioni di euro), lungo circa 12.091 chilometri, che collega Francia e Italia all'India attraverso il Medio Oriente. Euronews Next ha contattato le società di telecomunicazioni francesi e italiane per verificare se vi siano interruzioni rilevanti sulle loro reti, ma non ha ricevuto una risposta immediata.

Rallentamenti anche in Kuwait

L'Arabia Saudita non ha riconosciuto l'interruzione e le autorità del Paese non hanno risposto a una richiesta di commento. Anche in Kuwait le autorità hanno dichiarato che il cavo Falcon Gcx che attraversa il Mar Rosso è stato tagliato, causando interruzioni anche nella nazione del Golfo. Neppure Gcx ha risposto a una richiesta di commento.

Negli Emirati Arabi Uniti, dove si trovano Dubai e Abu Dhabi, gli utenti di Internet delle reti statali Du ed Etisalat hanno lamentato rallentamenti. Il governo non ha riconosciuto l'interruzione.