Il gruppo Berlusconi è in trattative per l'acquisto dell'impero mediatico portoghese Impresa

È già iniziata la ricerca di un acquirente per salvare il gruppo Impresa, l'impero mediatico della famiglia Balsemão che comprende l'emittente televisiva Sic e il settimanale Expresso.
Impresa ha rivelato sabato scorso di essere in trattativa con il gruppo italiano MediaForEurope (Mfe), controllato dalla famiglia Berlusconi, per l'acquisizione di "una quota rilevante" del gruppo mediatico portoghese, fondato dall'ex primo ministro Francisco Pinto Balsemão (1981-1983), cofondatore del partito di centro-destra Psd nel 1974.
La notizia è stata riportata per la prima volta dalla stampa italiana e poi confermata dalla stessa società portoghese, dopo che la Commissione per il mercato dei valori mobiliari (Cmvm) ha sospeso le sue azioni.
"In risposta alla richiesta di chiarimenti della Cmvm, Impresa informa che, secondo le informazioni fornite dal suo azionista di maggioranza, nell'ambito delle trattative rese pubbliche con il gruppo Mfe, non si esclude la possibilità che quest'ultimo acquisisca una partecipazione rilevante (diretta o indiretta) ai fini del controllo di Impresa, ribadendo che, al momento, non esiste alcun accordo vincolante in tal senso", ha dichiarato il gruppo Impresa nella sua dichiarazione all'autorità di vigilanza.
Le ipotesi che riguardano il gruppo Mfe
Secondo la stampa italiana, il gruppo Mfe sta valutando due possibilità: acquisire il gruppo nel suo complesso o solo gli otto canali che compongono il business televisivo e la piattaforma digitale Opto.
L'operazione potrebbe andare in porto entro la fine dell'anno e, in tal caso, dovrà assumere la forma di un'offerta pubblica di acquisto.
Se si concretizzasse, l'operazione rappresenterebbe una rapida soluzione alla situazione finanziaria del gruppo, in difficoltà da diversi anni, e significherebbe anche che la famiglia Balsemão diventerebbe azionista di minoranza.
La situazione finanziaria di Impresa
L'anno scorso Impresa ha registrato una perdita di 66,2 milioni di euro, che la società ha ricondotto a una svalutazione di 60,7 milioni di euro relativa ai segmenti televisivi e alla filiale Infoportugal.
Nel primo semestre di quest'anno ha registrato perdite per 5,1 milioni di euro, con un aumento del 27,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, accompagnato da un calo dello 0,8 per cento dei ricavi consolidati a 85,9 milioni.
Anche l'indebitamento netto è cresciuto negli ultimi anni, passando da 107,2 milioni di euro nel 2022 a 115,5 milioni di euro nel 2023, 130,9 milioni di euro nel 2024 e 148,2 milioni di euro nella prima metà del 2025.
A giugno, l'azienda ha cercato di vendere a Bpi l'edificio della sua sede centrale a Oeiras per 37 milioni di euro, ma l'operazione non è andata in porto, come ha dichiarato il gruppo Impresa in un comunicato del 24 luglio.
Il gruppo aveva già effettuato un'operazione simile nel 2018, quando aveva venduto la propria sede a Novobanco realizzando un'entrata di 24,2 milioni di euro.
Il gruppo Mfe, un aggregatore delle principali emittenti europee
Il gruppo Mfe, posseduto al 75 per cento dalla famiglia di Silvio Berlusconi, l'imprenditore e politico italiano, più volte primo ministro, morto nel giugno del 2023, ha l'ambizione di diventare un "aggregatore per le principali emittenti commerciali europee", per creare un "player paneuropeo che operi in tutti i principali mercati, forte nei contenuti e nella tecnologia, e capace di migliorare la posizione competitiva dell'Europa nel mercato globale", si legge sul sito web del gruppo.
L'anno scorso Mfe ha generato un fatturato consolidato di quasi tre miliardi di euro, operando in Italia e Spagna, ed è appena entrata nel capitale del gruppo tedesco ProSiebenSat.1, che possiede canali televisivi e una piattaforma di streaming, attraverso un'offerta pubblica di acquisto che le garantisce una partecipazione nella società del 75,61 per cento.
In Italia, il gruppo della famiglia Berlusconi possiede i canali televisivi Canale 5, Italia 1 e Rete 4, oltre a cinque stazioni radio, società di produzione di informazione e intrattenimento e piattaforme di streaming.
In Spagna, Mfe possiede due canali televisivi generalisti, Telecinco e Cuatro, e cinque canali tematici (Divinity, Factoría de Ficción, Boing, Energye e Be Mad). Inoltre, il gruppo rivendica la leadership nel digitale con le piattaforme Mitele e MitelePlus.
Francisco Pinto Balsemão, fondatore di Impresa, si è sempre detto contrario alla vendita di una quota di maggioranza del gruppo, che ora potrebbe diventare realtà con l'ingresso di Mfe nel capitale sociale.
"Resterò qui finché potrò e finché mi sentirò utile nella torre di controllo per aiutare nella difficile navigazione. Se un giorno, che spero non arrivi, dovessi rendermi conto che non c'è altra strada, sarò qui anche per prendere decisioni drastiche. Cioè, francamente, vendere, chiarendo che preferirei vendere piuttosto che accettare una soluzione di minoranza, anche se cercassero di mascherarla con presidenze onorarie o simili. Quando morirò, la questione, come previsto e affrontato, sarà risolta all'interno di Balsager", ha dichiarato Francisco Pinto Balsemão nel podcast "Memórias".
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