...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

La nuova frontiera della guerra tra Mosca e Kiev: lo sviluppo dei droni ucraini Fpv

Business • Sep 26, 2024, 7:22 AM
17 min de lecture
1

Dall'invasione russa in Ucraina nel febbraio 2022 le forze armate ucraine sono state impegnate nello sviluppo e nello schieramento di nuovi droni contro gli attacchi di Mosca.

Di recente l'attenzione si è rivolta ai cosiddetti "droni drago", piccoli velivoli senza pilota dotati di termite, una miscela incendiaria che genera un calore intenso in grado di danneggiare o distruggere obiettivi e infrastrutture militari.

I droni hanno trasformato radicalmente la guerra moderna, migliorando le capacità di ricognizione, gli attacchi di precisione e la consapevolezza generale del campo di battaglia. La variegata flotta ucraina, dai piccoli modelli disponibili in commercio agli Uav più grandi, è stata fondamentale per contrastare l'esercito russo.

L'organizzazione Wild Hornets è solo uno dei tanti gruppi emersi come una forza chiave all'interno degli sforzi di difesa dell'Ucraina, raccogliendo volontari e veterani impegnati a migliorare le capacità militari attraverso la tecnologia innovativa dei droni.

Un ingegnere costruisce un drone
Un ingegnere costruisce un drone Irina Prodanyk

L'inizio dell'era dei droni Fpv

"Prima di allora non avevo alcuna esperienza diretta con la produzione di droni - ha spiegato Ivan, membro dei Wild Hornets -. Nella primavera del 2023 lavoravo come giornalista. Avevo un piccolo blog sul mondo degli affari e, a un certo punto, uno dei miei lettori mi ha chiesto di avviare una raccolta fondi per i droni.

Il lettore che ha contattato Ivan si è rivelato essere Dmytro, il cofondatore di Wild Hornets. "Voltandomi indietro quello è stato l'inizio dell'era dei droni Fpv", ha proseguito Ivan. Fpv è l'acronimo di "first-person view" (visuale in prima persona), che consente al pilota di vedere ciò che vede il drone attraverso una telecamera a bordo.

Ivan e Vyacheslav, un altro membro del team Wild Hornets, attribuiscono il successo dell'organizzazione in parte ai loro dieci anni di esperienza nel settore dei media.

"Dopo un mese, Dmytro ci ha inviato un video dei due droni per i quali avevamo raccolto fondi - ha raccontato Ivan a Euronews -. Questi due velivoli senza pilota economici, di fabbricazione cinese, dal costo di circa 447 euro, hanno colpito un carro armato del valore di oltre un milione". In quel momento si sono resi conto dell'impatto che i droni avrebbero potuto avere sul campo di battaglia.

Né Vyacheslav, Ivan e Dmytro avevano però alcuna esperienza nella costruzione di droni. Hanno collaborato con Borys - nome di fantasia per motivi di sicurezza -, un ingegnere con dieci anni di esperienza, e hanno lanciato i Wild Hornets nella primavera dello scorso anno.

Poco dopo, hanno collaborato con l'unità anticarro della Brigata presidenziale separata e hanno fornito droni da combattimento, che hanno effettuato attacchi precisi su obiettivi militari russi.

Integrando la tecnologia avanzata degli aeromobili a pilotaggio remoto (Uav), la partnership ha trasformato le operazioni anticarro e, secondo il team di Wild Hornets, "ha rimodellato in modo significativo la strategia di combattimento dell'unità".

"Non si può costruire un drone nella propria cucina"

Costruire un drone da zero richiede esperienza e competenza: il dispositivo deve essere sicuro per l'operatore, "non si può costruire uno nella propria cucina", ha detto Ivan.

Un produttore professionista è quindi fondamentale. Nel caso dei Wild Hornets, circa 25 ingegneri possono produrre circa 100 droni al giorno.

Droni Wild Hornet
Droni Wild Hornet Irina Prodanyk

L'organizzazione produce diversi droni Fpv: il modello "Standard Wild Hornets" può raggiungere i 160 chilometri orari e trasportare carichi utili da 1,5 a 3 chilogrammi, principalmente per le cosiddette "missioni kamikaze".

Questi droni, noti anche come "munizioni vaganti" o "droni suicidi", sono sistemi aerei senza equipaggio che possono vagare per lunghi periodi prima di colpire obiettivi con testate incorporate, combinando di fatto le caratteristiche dei missili di precisione e degli Uav. Questi droni vengono generalmente utilizzati una sola volta.

L'azienda progetta anche i cosiddetti "droni bombardieri", che possono essere utilizzati più volte. Il modello più grande, "Queen Hornet" può trasportare bombe fino a 9,5 chilogrammi e vanta un raggio d'azione di 30 chilometri.

Questi droni vengono utilizzati anche per operazioni come le consegne di cibo nelle zone del fronte. Secondo Forbes, sia l'Ucraina che la Russia stanno utilizzando sempre più spesso i droni per scopi logistici, con le forze ucraine che utilizzano piccoli Fpv non solo per combattere ma anche per consegnare rifornimenti essenziali per il personale militare in prima linea.

I droni dotati di intelligenza artificiale

Anche l'Intelligenza artificiale (IA) gioca un ruolo importante nella guerra moderna. Secondo Ivan ci sono droni sul campo di battaglia che sono gestiti da un controllore e possono ricevere comandi per attaccare, noti come sistemi di "passaggio di droni".

"Alcuni di questi droni possono volare autonomamente e rilevare obiettivi a 300-400 metri di distanza", ha spiegato. In Ucraina diversi team stanno sperimentando droni dotati di un sistema neurale che identifica gli obiettivi in base a priorità predefinite.

"Il nostro team utilizza un sistema costruito su un microcomputer ucraino, indipendente da componenti cinesi, che è stato addestrato geograficamente per riconoscere vari ambienti urbani", ha dichiarato Ivan. Il sistema neurale è in grado di seguire più bersagli contemporaneamente, distinguendo tra persone e attrezzature piuttosto che solo vegetazione.

A seconda della missione questi droni possono ingaggiare i bersagli attraverso la selezione manuale, la preselezione o compiti sperimentali, rendendoli strumenti efficaci per i test di combattimento.

Drone Wild Hornet
Drone Wild Hornet Irina Prodanyk

Questi droni non sono però in grado di distinguere un soldato russo da uno ucraino, tra o problemi significativi con i droni Fpv, motivo per cui ci sarà sempre un operatore umano coinvolto in qualche forma.

La sfida del rapporto costi-benefici

Uno degli Uav Wild Hornet è prodotto con circa il 65 per cento di componenti di provenienza locale, comprese le parti critiche come i telai e l'elettronica.

Gli elementi chiave, come i motori e i controllori di volo, devono però essere importati. Si utilizza anche una tecnologia avanzata di stampa 3D che consente di adattare rapidamente i progetti alle esigenze del campo di battaglia.

Nonostante queste innovazioni verso l'autosufficienza nella produzione di droni, la dipendenza da componenti stranieri comporta sfide continue per il raggiungimento di una produzione nazionale completa.

Droni Wild Hornet
Droni Wild Hornet Irina Prodanyk.

In un contesto di guerra molti droni sono progettati per esplodere e infliggere danni al nemico, sollevando la questione di come dovrebbero essere le operazioni con i droni, efficaci dal punto di vista dei costi.

Secondo Ivan il danno economico inflitto alla Russia dalle operazioni con i droni ucraini è di gran lunga superiore agli investimenti in formazione e attrezzature. Idealmente, i veicoli dovrebbero essere dieci volte più economici e gli Uav cento volte più economici dei loro obiettivi.

In generale lo scopo dei droni nella guerra moderna è quello di infliggere il maggior numero di danni possibili al nemico con un costo minimo.

La "prima guerra mondiale" con droni

"L'Ucraina è ancora più avanzata, ma la Russia ha più droni", ha detto Ivan, sottolineando che la qualità dei droni russi rimane inferiore. L'Ucraina ha infatti investito tempo e risorse significative nella formazione di soldati e ingegneri per ottimizzare l'uso dei droni sul campo di battaglia.

Di conseguenza i soldati devono adattarsi e imparare rapidamente: "Altrimenti, potrebbero essere uccisi".

In genere ci vuole circa un mese di addestramento: "un buon operatore di droni deve anche sapere come effettuare le riparazioni", ha detto Ivan.

Vyacheslav ha aggiunto che operare con i droni è meno pericoloso che stare in fanteria ma questa percezione può essere fuorviante perché gli operatori di droni possono comunque essere presi di mira. La Russia utilizza spesso droni, bombe a volo radente e missili per dare la caccia alle unità Fpv ucraine.

"Ci saranno molti più droni, vedremo meno veicoli tradizionali, come i carri armati, in prima linea e il personale militare sarà ancora più in profondità nelle trincee. Sarà come una guerra robotica", ha detto Ivan.

Secondo un combattente della Legione straniera, questa sembra "una guerra diversa" paragonandola al primo conflitto mondiale ma con droni.

"Capisco il paragone dovuto all'introduzione di nuove tecnologie, ma non funziona allo stesso modo", ha spiegato Ivan. Mentre la Prima Guerra Mondiale ha visto il debutto di carri armati e aerei, questa guerra ha sottolineato che il futuro è nell'Intelligenza artificiale e nella robotica.

"Grazie ai droni, la strategia e le tattiche delle armi tradizionali devono adattarsi e cambiare. Dobbiamo ripensare al modo in cui utilizziamo i carri armati, che possono essere facilmente presi di mira da droni poco costosi. In futuro, i carri armati potrebbero non essere più necessari", ha aggiunto Vyacheslav.

Droni Wild Hornet
Droni Wild Hornet Irina Prodanyk

I droni possono compensare la mancanza di difesa aerea?

La Russia attacca spesso l'Ucraina sia con missili che con droni. Ad agosto scorso almeno 184 morti e 856 feriti civili sono attribuiti all'aggressione russa, principalmente a causa di missili, bombe e colpi di artiglieria.

La difesa aerea è quindi fondamentale per proteggere i civili e le infrastrutture ucraine.

I droni possono compensare la mancanza di difesa aerea? Secondo Ivan, sì: "L'Ucraina sta sviluppando un sistema in cui un drone può colpire un altro. Ciò significa che possiamo colpire droni da ricognizione o anche Uav a più lungo raggio, come gli Shahed (i "kamikaze" iraniani).

I droni non sono solo importanti per la difesa aerea, possono anche tenere la linea del fronte ed essere impiegati per operazioni difensive e offensive.

Ne è un esempio l'Ucraina che usa i suoi droni per attaccare depositi di petrolio o obiettivi militari all'interno della Russia. Ivan ha anche ricordato quando il pacchetto di aiuti degli Stati Uniti è stato bloccato dal Congresso.

"Senza i droni, il fronte sarebbe avanzato drasticamente a Dnipro o a Zaporizhzhia", ha concluso Ivan.