Germania: lavoratori Volkswagen in protesta, scontro tra dirigenza e sindacati
Primo scontro tra Volkswagen e sindacati sul contratto collettivo: mercoledì il gruppo automobilistico tedesco, che potrebbe chiudere tre fabbriche in Germania mettendo così a rischio migliaia di posti di lavoro, ha respinto le richieste di Ig Metall, il maggiore sindacato dei metalmeccanici, tra cui quella di un aumento del 7 per cento degli stipendi, giudicando necessaria una massiccia riduzione dei costi.
Le trattative sul contratto sarebbero dovute iniziare a ottobre, ma la data è stata anticipata di un mese: le parti si sono incontrate mercoledì a Palazzo Herrenhausen di Hannover.
Scontro Volkswagen-sindacati: le richieste dei lavoratori e dell'azienda
Prima del confronto il capo negoziatore Daniela Cavallo, responsabile del Consiglio di fabbrica del Gruppo Volkswagen (VW), ha dichiarato che i colloqui sulla sicurezza del lavoro non sono "negoziabili".
"Dobbiamo salvaguardare la futura redditività e competitività di Volkswagen nel lungo periodo. Per farlo, dobbiamo ridurre i costi. Ora è il momento di intraprendere insieme un'azione innovativa", ha detto Arne Meiswinkel, che guida i negoziati dal lato di Volkswagen.
In una nota la società ha dichiarato che "a causa delle attuali sfide economiche, Volkswagen si è vista costretta ad aggiungere alla trattativa altre questioni oltre alla richiesta salariale dell'Ig Metall e, per la prima volta, ha dovuto disdire i contratti collettivi con effetto dal 31 dicembre 2024. Cadono così le tutele per i siti produttivi e i posti di lavoro, l'assunzione di apprendisti e studenti in formazione, l'applicazione della fascia Tarif Plus e tutti gli accordi collettivi sull'impiego di lavoratori temporanei".
In risposta i sindacati hanno parlato di "un errore storico" e minacciano scioperi a partire da inizio dicembre continuando a chiedere un incremento salariale.
Il contratto collettivo di lavoro della Volkswagen si applica a circa 120mila lavoratori degli stabilimenti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel.
Come già trattato da Euronews Business la casa automobilistica è stata duramente colpita dall'aumento dei costi di produzione, dal calo delle vendite in Europa e dalla forte concorrenza nel mercato della Cina. Anche i numeri delle vendite dei veicoli elettrici si sono rivelate costose per la casa automobilistica.
Volkswagen ha smentito la notizia secondo cui starebbe progettando di licenziare fino a 30mila dipendenti, a causa delle difficoltà economiche che hanno portato l'azienda a considerare la chiusura di stabilimenti in Germania per la prima volta nella sua storia.
Yesterday