Impossibile verificare l'età: siti porno stranieri bloccati in Francia
L'accesso a quattro siti web pornografici registrati fuori dall'Unione europea, TuKif, xHamster, MrSexe e IciPorno, dovrà essere bloccato in Francia. Così ha deciso giovedì la Corte d'Appello di Parigi, secondo la quale le piattaforme non adottano misure sufficienti per verificare l'età degli utenti.
In base all'ordinanza, i siti devono essere messi offline entro 15 giorni e rimarranno inaccessibili fin quando non avranno previsto un sistema di verifica dell'età più rigoroso.
La Corte ha affermato che la misura deve durare "fino a quando non sarà dimostrato che hanno attuato un controllo diverso da quello puramente dichiarativo del fatto che gli utenti sono adulti".
Nella sua decisione, la Corte ha ritenuto che "l'interesse del minore" sia un "aspetto primario" che giustifica l'eventuale violazione di "altri diritti come la libertà di espressione o di comunicazione".
La battaglia legale risale al 2020, quando ong e organizzazioni della società civile chiesero ai fornitori di servizi internet di bloccare l'accesso ai siti pornografici che non verificano l'età degli utenti.
Una legge francese sulla violenza domestica dello stesso anno stabilisce che i siti per adulti devono verificare che i minori non accedano ai loro contenuti, ma i siti hanno avviato azioni legali per evitarne l'applicazione. Nel dicembre 2021 l'Autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva e digitale transalpina (Arcom) ha imposto formalmente a cinque siti pornografici (Pornhub, TuKif, xHamster, Xvideo, XNXX) di non consentire l'accesso ai minori.
Per i siti registrati nell'Unione europea, come Pornhub e Youporn, il sistema giudiziario francese è in attesa di una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue) prima di emettere la propria decisione.
Anche la Commissione europea segue con attenzione la questione della verifica dell'età. La protezione dei minori è una questione prioritaria nell'ambito del Digital Services Act (la legge sui servizi digitali).
A giugno la Commissione ha chiesto ulteriori chiarimenti alle piattaforme Pornhub, Stripchat e XVideos sulle misure adottate per mitigare i rischi legati alla protezione dei minori online, come previsto dal Digital Services Act (Dsa).
Le domande sono state poste dopo che le piattaforme sono state definite come "grandi piattaforme digitali" ai sensi del Dsa lo scorso dicembre. I siti in questione hanno poi presentato ricorso e il processo è ancora in corso.
Monday, november 11, 2024