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Sondaggio: gli europei non si fidano dell'IA nelle elezioni, ma dicono sì al riconoscimento facciale

Business • Oct 21, 2024, 11:00 PM
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Secondo un nuovo rapporto pubblicato lunedì, la stragrande maggioranza degli europei teme la manipolazione dell'Intelligenza artificiale nelle elezioni, ma si fida della tecnologia quando viene utilizzata dalla polizia e dall'esercito per la sorveglianza.

Lo studio European Tech Insights dell'Università IE in Spagna ha intervistato più di tremila persone in dieci Paesi europei.

È emerso che due europei su tre (67 per cento) temono che gli hacker possano alterare i risultati delle elezioni e che oltre il 30 per cento degli intervistati ritiene che l'intelligenza artificiale abbia già influenzato le loro decisioni di voto. I Paesi in cui i cittadini si fidano meno dell'intelligenza artificiale nelle elezioni sono il Regno Unito (54 per cento) e la Spagna (51 per cento).

Gli esperti hanno lanciato l'allarme sulla disinformazione dell'IA durante le elezioni europee. L'anno scorso, in occasione di un'elezione in Slovacchia, sono state diffuse registrazioni audio generate dall'IA che impersonavano un candidato che discuteva di come truccare il voto.

"La preoccupazione dell'opinione pubblica sul ruolo dell'IA nel condizionare le elezioni sta crescendo. Sebbene non vi siano ancora prove evidenti che dimostrino cambiamenti significativi nei risultati elettorali, l'IA ha aumentato le preoccupazioni sulla disinformazione elettorale e sui deepfakes su scala globale", ha dichiarato Carlos Luca de Tena, direttore esecutivo dell'IE Center for the governance of change.

Dove gli europei si fidano dell'IA

Gli europei di età inferiore ai 35 anni si sono dimostrati più fiduciosi: il 34 per cento di loro ha dichiarato che si fiderebbe di un'app alimentata dall'IA per votare i candidati politici per loro conto.

Le generazioni più anziane si fidano meno della tecnologia. Quasi il 30 per cento delle persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni ha dichiarato che si fiderebbe di uno strumento di voto basato sull'Intelligenza artificiale, mentre solo il 9 per cento di coloro che hanno più di 65 anni ha dichiarato che si fiderebbe.

Nel frattempo circa il 75 per cento degli intervistati ha dichiarato di essere favorevole all'uso dell'IA per operazioni di polizia e militari, come il riconoscimento facciale e i dati biometrici.

Questo risultato arriva nonostante le severe norme europee in materia di dati, tra cui il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), che regola l'uso e la conservazione dei dati degli utenti.

Tuttavia, per questioni delicate come le decisioni sulla libertà vigilata, circa il 64 per cento degli europei ha dichiarato di essere contrario all'IA.