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Alitalia licenzia più di 2.000 dipendenti mentre circola ottimismo sull'accordo Ita-Lufthansa

Business • Nov 11, 2024, 2:31 PM
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Alitalia ha avviato le procedure per il licenziamento collettivo di 2.059 dipendenti, come comunicato dagli amministratori dell'ex compagnia di bandiera ai sindacati, mentre la compagnia che l'ha rimpiazzata Ita Airways si trova ad affrontare ostacoli nei suoi piani di fusione con Lufthansa.

La compagnia tedesca negli scorsi mesi aveva escluso dalla trattativa il riassorbimento degli oltre 2mila dipendenti Alitalia in esubero. I tagli che, tra gli altri, interesseranno oltre 1.100 assistenti di volo e 82 piloti tra gli hub di Fiumicino, Linate e Malpensa, diventeranno effettivi a gennaio. Alitalia, in amministrazione straordinaria e diretta verso la definitiva liquidazione, prevede infatti di licenziare gli ultimi dipendenti entro la fine dell'anno, quando scadrà la cassa integrazione.

Il sindacato Cub trasporti, oltre ad annunciare uno sciopero per il 29 novembre, ha chiesto il prolungamento della cassa integrazione straordinaria per almeno un anno e l'assunzione del personale in Ita Airways, Atitech (manutenzione della flotta Ita) e Swissport (attività aeroportuali), le società in cui è stata suddivisa Alitalia.

I negoziati si sarebbero arenati dopo che la scorsa settimana il ministero dell'Economia (Mef), proprietario di Ita, aveva rifiutato l'adeguamento al ribasso del prezzo di acquisto richiesto da Lufthansa per avere in mano una partecipazione del 41 per cento nella compagnia ex Alitalia.

Circola ottimismo sulla riuscita dell'accordo Ita-Lufthansa

Nonostante i disaccordi sul prezzo (604 milioni di euro), circola ottimismo per la buona riuscita della trattativa, che potrebbe risolversi entro lunedì. Le parti in causa dovrebbero venirsi in contro circa la richiesta di sconto avanzata da Lufthansa, giustificata dai risultati deludenti di Ita attesi per il quarto trimestre del 2024.

Proprio lunedì a mezzanotte scadrà il termine per la consegna alla Commissione europea del piano finale sull'accordo sottoscritto da tutte le parti. Per l'esecutivo Ue, tuttavia, questa non sarebbe una scadenza tassativa e il lieto fine potrebbe non arrivare se dovesse essere concessa una proroga ai negoziati.

A prescindere dall'evolversi della situazione, la compagnia tedesca ha dichiarato che rispetterà i termini del contratto per il 2023 riguardo il suo investimento in Ita, aggiungendo che "ha firmato il necessario pacchetto di misure correttive entro la scadenza concordata".