Graffiti millenari nella Cattedrale della Divina Sapienza di Kiev: il progetto che li protegge

La Cattedrale della Divina Sapienza, nota anche come Santa Sofia di Kiev, è uno degli otto siti del patrimonio mondiale dell’Unesco in Ucraina e rappresenta una delle più importanti testimonianze architettoniche e spirituali della Rus’ di Kiev. Costruita nell’XI secolo, la cattedrale è uno scrigno di arte, fede e storia. Al suo interno si conservano non solo splendidi mosaici e affreschi medievali, ma anche 7.500 iscrizioni e disegni lasciati nei secoli da pellegrini e cittadini comuni.
"Le pareti della Cattedrale della Divina Sapienza hanno conservato non solo capolavori dell’arte medievale, ma anche migliaia di graffiti che raccontano la vita quotidiana delle persone comuni", ha dichiarato Vyacheslav Korniyenko, vicedirettore per la ricerca presso la Riserva nazionale di Sofia Kiev. "Questi segni costituiscono un immenso archivio storico di valore inestimabile".
l progetto “Graffiti Chronicles” nasce per documentare e digitalizzare queste iscrizioni, in un momento cruciale per la conservazione dell’identità culturale ucraina. Secondo dati pubblicati dall’Unesco nel 2024, 343 siti culturali sono stati danneggiati dall’inizio dell’invasione russa. Nel luglio 2025, un attacco con droni su Odesa ha colpito monumenti protetti come il Seaside Boulevard e il mercato di Pryoz.
"Il progetto è pensato soprattutto per i giovani ed è parte di un trend globale di salvaguardia digitale del patrimonio", ha affermato Agatha Gorski, cofondatrice dello Shadows Project. "Quando ho visto quei simboli per la prima volta nel 2021, ho capito che raccontavano qualcosa di straordinario: erano i sogni, le paure e i pensieri di persone vissute mille anni fa, come noi".
Una delle prossime fasi del progetto prevede l’inserimento di codici QR accanto ai graffiti all’interno del museo della cattedrale. Scansionandoli, i visitatori potranno accedere a una banca dati online contenente visualizzazioni 3D, schede informative e traduzioni anche in lingua inglese.
"La digitalizzazione è oggi uno strumento indispensabile", spiega Korniyenko a Euronews. "In tempo di guerra, quando i musei vengono saccheggiati e i monumenti distrutti, proteggere la memoria anche solo in formato digitale è cruciale".
Tuttavia, l’archiviazione digitale è solo un tassello di un impegno più ampio. "Serve una strategia combinata: copie digitali per la conservazione e un uso scientifico per la ricerca, come cataloghi e pubblicazioni", ha sottolineato Korniyenko.
Oltre alla tutela, il progetto ha un importante valore simbolico e politico. Mosca ha più volte usato la storia della Rus’ di Kiev per giustificare l’aggressione all’Ucraina, sostenendo che russi e ucraini abbiano un’origine statale comune. "È una delle narrazioni più pericolose della propaganda russa", afferma Gorski. "È stato uno dei primi argomenti di Putin: che Russia e Ucraina sarebbero la stessa nazione".
Secondo l’autrice, raccontare la storia medievale dell’Ucraina con rigore e accessibilità è un atto di resistenza culturale: "Questo periodo è fondamentale per l’identità ucraina. Colmare i vuoti della nostra conoscenza storica ci aiuta a proteggerla".
Il progetto “Graffiti Chronicles” cerca anche di restituire dignità e attenzione alle vite delle persone comuni del passato. "Tutto parte dalle persone e dalla loro quotidianità. È questo che ci racconta la storia in modo autentico. Lo stesso spirito guida lo Shadows Project: vogliamo rendere la storia viva, accessibile, attraverso le voci di chi l’ha vissuta", conclude Gorski.
Graffiti Chronicles" può essere visitato online sul sito dello Shadows Project.