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Giornata mondiale della fotografia: dopo avere fatto la storia del Vietnam la foto "Napalm Girl" ispira il film horror "Weapons"

• Aug 19, 2025, 7:46 PM
7 min de lecture
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La Giornata mondiale della fotografia, celebrata questo martedì, è stata un’occasione per riflettere sull’importanza delle immagini nel raccontare la Storia e sensibilizzare l’opinione pubblica.

La giornata coincide con quella del brevetto dell’invenzione dei francesi Louis Daguerre e Joseph Nicéphore Niépce che nel 1837 svilupparono il dagherrotipo, il primo processo fotografico accessibile al pubblico.

Ci vogliamo concentrare su uno scatto emblematico: “The Terror of War”, una foto nota anche come “Napalm Girl”, realizzata l'8 giugno 1972 da Nick Ut, fotoreporter dell’Associated Press a Saigon, in Vietnam.

La fotografia mostra bambini gravemente ustionati, tra cui la piccola Phan Thị Kim Phúc, di 9 anni, mentre fugge da un attacco di napalm dei sudvietnamiti. Dopo avere scattato la foto, Ut portò immediatamente i bambini in ospedale, salvando la vita di Kim Phúc.

“The Terror of War”
“The Terror of War” Nick Ut / AP Photo

Nonostante le controversie iniziali – la foto rischiava di non essere pubblicata a causa della nudità – lo scatto vinse il World Press Photo e il Premio Pulitzer nel 1973.

La sua diffusione contribuì a rafforzare il sentimento anti-guerra negli Stati Uniti, al punto che il presidente Nixon ne mise in dubbio l’autenticità. Col tempo, la foto è diventata un simbolo della sofferenza dei civili nei conflitti armati, ma ha continuato a suscitare dibattiti.

Nel 2016 Facebook tentò di censurarla, mentre un documentario del 2025, “The Stringer”, ha sollevato dubbi sulla stessa paternità dello scatto.

Sia l’Ap sia il World Press Photo hanno condotto indagini, confermando l’incertezza che Ut abbia prodotto lo scatto, ma confermando l’impatto storico dell’immagine.

Kim Phúc ha incontrato il fotografo dopo la guerra e nel 2022 ha persino posato davanti a un aereo che trasportava rifugiati ucraini in Canada, ricordando che l’umanità fatica a imparare le lezioni del passato.

Ut, trasferitosi negli Stati Uniti, ha lavorato per oltre 50 anni come fotoreporter, entrando nel 2012 nella Leica Hall of Fame.

ll fotografo Nick Ut
ll fotografo Nick Ut AP Photo

Kim Phúc posa davanti a un aereo che trasporta rifugiati ucraini verso il Canada, dall'aeroporto Frederic Chopin di Varsavia
Kim Phúc posa davanti a un aereo che trasporta rifugiati ucraini verso il Canada, dall'aeroporto Frederic Chopin di Varsavia AP Photo/Michal Dyjuk

Oggi, “The Terror of War” resta un potente atto d’accusa contro gli effetti della guerra sui bambini. Scatti come questo mostrano la verità, sfidano chi tenta di nascondere i crimini e ispirano creativi di tutto il mondo, inclusi registi come Zach Cregger, il cui film Weapons trae ispirazione dalla posa dei bambini nella celebre fotografia.

Si tratta di un giallo-horror che si svolge all'indomani della scomparsa di 17 bambini, che una notte escono tutti di casa alle 2:17 precise. Corrono nella notte e non vengono mai più visti né sentiti.

Weapons si basa su alcune ambiguità che non solo alimentano un potente senso di terrore, ma permettono anche agli spettatori di giungere alle proprie conclusioni sul contenuto metaforico della storia e sulla sua esecuzione.

Un'immagine che resta impressa del film di Cregger è la posizione misteriosa e innaturale che i bambini assumono quando scompaiono dalle loro case: corrono nell'oscurità della notte con le braccia tese a "V" verso il basso.

Proprio come nella foto di Kim Phúc a Saigon. Il regista ha spiegato che la postura dei bambini nel film è diventata una metafora per esplorare la violenza, il trauma e il ruolo dei giovani come vittime e testimoni nella società contemporanea.