Liam Payne, rinviata l'uscita del primo singolo postumo "Do not wrong"
Il produttore Sam Pounds ha annunciato che rinvierà l'uscita del primo singolo postumo di Liam Payne lasciando decidere il momento giusto "ai membri della famiglia".
La canzone "Do No Wrong" sarebbe dovuta essere pubblicata venerdì come era stato precedentemente annunciato, a sole tre settimane dalla morte dell'ex cantante degli One Direction.
In un post - poi cancellato - Sam Pounds aveva scritto: "Prego che questa sia una benedizione per il mondo come Liam ha sempre sognato. Prego che gli angeli vi confortino tutti i giorni durante l'ascolto. Prego che questa canzone sia una benedizione per Ruth, Bear e tutta la famiglia. Prego che questa canzone eclissi gli echi negativi. Prego che il potere soprannaturale di guarigione positiva abbracci ognuno di voi. Con amore, siamo tutti una benedizione".
"Voglio che tutti i proventi vadano a un ente di beneficenza", ha dichiarato in un post successivo.
"Anche se tutti amiamo la canzone non è ancora il momento. Siamo ancora tutti in lutto per la scomparsa di Liam e voglio che la famiglia abbia il tempo necessario per il proprio lutto".
Liam Payne è morto il 16 ottobre a soli 31 anni dopo essere caduto da un balcone di un hotel in Argentina.
I funzionari locali hanno stabilito che la causa del decesso è da ricercarsi nelle lesioni traumatiche multiple riportate nella caduta. Un rapporto tossicologico ha mostrato che Payne aveva in circolo diverse droghe, tra cui la cocaina rosa, al momento della caduta fatale.
La morte di Payne ha suscitato discussioni sulla protezione dei giovani artisti. Payne aveva 14 anni quando ha fatto il primo provino per X Factor e 16 quando è diventato membro degli One Direction. Dopo la sua morte in Regno Unito è stata lanciata una petizione che chiede una nuova legge per salvaguardare il benessere mentale degli artisti del settore e che ha superato le 130mila firme.
"Vogliamo chiedere ai legislatori di creare norme che salvaguardino la salute mentale degli artisti all'interno dell'industria, nonché controlli regolari sulla loro salute mentale, periodi di riposo adeguati e la presenza di professionisti della salute mentale sul set, compreso qualsiasi supporto continuo durante la loro carriera", ha scritto Day Kv, che ha creato la petizione.
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