Napoli, nel 2026 apre il Mann 2: ospiterà tutti i reperti di Pompei
I reperti provenienti da Pompei saranno ospitati nel Mann 2, il nuovo spazio museale in costruzione a Napoli, espansione del Museo archeologico nazionale che ospita la più grande collezione di archeologia classica al mondo.
La nuova sede sarà costruita nel Real albergo dei poveri, un complesso settecentesco a meno di due chilometri dal Mann.
Il Real albergo, l'edificio con la facciata più estesa in Europa, metterà a disposizione uno spazio espositivo di diecimila metri quadri.
Nell'ambito di un più ampio piano di riqualificazione degli spazi culturali di Napoli, il ministero della Cultura ha stanziato 148 milioni di euro per il progetto, che verrà aperto al pubblico nel 2026.
La più grande collezione di archeologia classica al mondo
Il Mann, inaugurato nel 1777, ha faticato a presentare al pubblico la sua vasta collezione a causa dell'assenza di spazi espositivi e per problemi di finanziamento.
Il Mann 2 spera di mostrare ai visitatori il patrimonio del museo in tutta la sua magnificenza.
Parlando con The Art Newspaper, il direttore del Mann, Paolo Giulierini, ha descritto la nuova sede come "un progetto di rigenerazione urbana epocale che lascerà il segno a Napoli".
I lavori di riqualificazione del Real albergo dei poveri, originariamente commissionato da Carlo III di Borbone, primo re di Napoli, sono già iniziati.
La facciata dell'iconico edificio, lunga ben quattrocento metri, fu progettata dall'architetto Ferdinando Fuga nel 1751.
Un tempo utilizzato come prigione, il complesso è stato dismesso per anni, cadendo in uno stato di degrado.
Un nuovo museo dedicato a Pompei
Il Mann conserva circa 40mila reperti provenienti da Pompei, tra cui gioielli d'oro e una famosa statua del dio Pan che copula con una capra.
La maggior parte degli oggetti, tuttavia, rimane nei depositi del museo a causa dell'assenza di uno spazio espositivo sufficientemente grande per esporli.
Il Mann 2 esporrà oggetti provenienti dalla collezione di Francesco Santangelo, un aristocratico e politico napoletano del Settecento che ha accumulato la più grande collezione italiana di manufatti provenienti da Pompei e dall'area circostante.
"A Palazzo Fuga non vogliamo replicare una collezione già ben raccontata dal Mann stesso", ha dichiarato a febbraio Massimo Osanna, direttore dei musei statali italiani.
"Piuttosto, intendiamo creare uno spazio dedicato alla storia della riscoperta dei siti vesuviani attraverso reperti, ma anche ricostruzioni, pannelli e supporti multimediali".
Eruzioni, gallerie di scavo e case ricostruite
La mostra inizierà con una riproduzione digitale dell'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. ricoprì Pompei di lava.
"Nelle sale adiacenti, collocheremo materiali eruttivi veri e propri, come cumuli di lapilli, per evidenziare la seconda vita di Pompei, quella nascosta e sotterranea, quella dei saccheggi", ha aggiunto Osanna.
I visitatori attraverseranno poi una ricostruzione multimediale di una delle prime gallerie di scavo. In altre sale saranno ricostruiti interi edifici, tra cui la casa del Citarista, la Casa del poeta Tragico e il tempio di Iside.
Il museo ospiterà anche mostre che celebrano importanti archeologi come Giuseppe Fiorelli, Vittorio Spinazzola e Amedeo Maiuri.
Altre aree del vasto spazio saranno destinate ad aule didattiche, alloggi per l'università di Napoli Federico II e spazi aggiuntivi per la Biblioteca Nazionale della città.
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