Turismo: Pompei frena l'overtourism con il numero chiuso e il biglietto nominativo
Dopo un'estate da record è il momento delle novità agli scavi di Pompei: numero chiuso e biglietto nominativo. Flussi con oltre quattro milioni di visitatori hanno portato all'ideazione di modifiche significative, nel tentativo di prevenire il turismo eccessivo e di proteggere i resti della città romana, famosa in tutto il mondo e sepolta dalla cenere e dalle rocce in seguito all'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C..
Limite giornaliero per entrare a Pompei
Il direttore del parco, Gabriel Zuchtriegel, ha dichiarato che i visitatori del sito archeologico principale non possono superare una media di 15.000-20.000 al giorno e che il nuovo limite giornaliero impedirà un'ulteriore impennata. Nel periodo di maggiore afflusso (dal primo aprile al 31 ottobre), saranno inoltre previste specifiche limitazioni a seconda delle fasce orarie: dalle 9 alle 12 massimo 15mila ingressi, altri 5mila da mezzogiorno alle 17.30. L'acquisto dei ticket è consentito sul posto e online.
Ridurre la pressione turistica sul sito
"Stiamo lavorando a una serie di progetti per ridurre la pressione umana sul sito, che potrebbe comportare rischi sia per i visitatori che per il patrimonio (così unico e fragile)” precisa il direttore Zuchtriegel. Venerdì il parco ha introdotto biglietti personalizzati che includono il nome completo di ogni visitatore, per combattere il fenomeno del bagarinaggio, che faceva acquistare biglietti rivenduti a prezzi maggiorati e con "servizi" già compresi nel costo abituale. Ogni giorno saranno rilasciati al massimo 20.000 biglietti, con fasce orarie diverse durante l'alta stagione estiva.
Distribuire i visitatori sugli altri siti del parco
La direzione del parco sta poi cercando di attirare più turisti in altri siti antichi collegati a Pompei con un bus navetta gratuito nell'ambito del progetto “Greater Pompeii”. Si tratta di Stabia, Torre Annunziata e Boscoreale. "Le misure di gestione dei flussi e della sicurezza - ha precisato Zuchtriegel - come la personalizzazione delle visite fanno parte di questa strategia. Puntiamo a un turismo lento, sostenibile, piacevole e non di massa e soprattutto diffuso su tutto il territorio intorno al sito Unesco, che è ricco di gioielli culturali da scoprire''.
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