Drake sostiene che Universal abbia gonfiato gli ascolti del brano di Kendrick Lamar 'Not Like Us'
Proprio quando si pensava che tutto fosse ormai dimenticato, la faida tra Kendrick Lamar e Drake ha preso una piega sorprendente.
Anche se non ripercorreremo l'intero tira e molla tra i due rapper - una battaglia a colpi di beat infinitamente divertente che ha visto Kendrick Lamar uscire facilmentente vincitore - sembra che Drake non riesca proprio ad andare oltre.
Con un'istanza presentata in tribunale, Drake ha affermato che Universal music group (Umg) ha illegittimamente "pompato" la popolarità su Spotify e su altri servizi di streaming del brano diss di Lamar Not Like Us, la canzone che ha decretato la sconfitta di Drake bollandolo come il più debole dei due.
L'esposto presentato in un tribunale di New York dalla società del rapper, la Frozen Moments Llc, chiede la divulgazione delle informazioni che potrebbero costituire una prova in una potenziale causa contro Umg, che è il distributore delle etichette discografiche di Drake e Lamar.
Il documento afferma che la casa discografica "ha lanciato una campagna per manipolare e saturare i servizi di streaming e le onde radio con una canzone, Not Like Us, al fine di renderla virale, anche utilizzando bot e accordi pay-to-play". L'istanza afferma che l'azienda e Spotify "hanno una relazione commerciale simbiotica di lunga data" e sostiene che Umg abbia offerto a Spotify tariffe di licenza speciali per la canzone.
La petizione afferma inoltre che Umg ha licenziato dipendenti ritenuti fedeli a Drake "nell'evidente tentativo di nascondere i propri schemi".
Universal ha dichiarato in un comunicato che "l'insinuazione che Umg farebbe qualsiasi cosa per minare uno dei suoi artisti è offensiva e falsa".
"Impieghiamo le più alte pratiche etiche nelle nostre campagne di marketing e promozionali. Nessuna argomentazione legale artificiosa e assurda contenuta in questo ricorso preliminare può mascherare il fatto che i fan scelgono la musica che vogliono ascoltare".
Il passaggio in tribunale, pur non essendosi ancora tramutato in una vera e propria azione legale, rappresenta comunque un'importante escalation della faida, che rivela come Drake non riesca ad accettare il fatto di essersi trovato al di fuori delle sue possibilità, perdendo non solo la battaglia a suon di dissing, ma anche la guerra, e si stia ora arrampicando sugli specchi.
Ancor di più dopo il 2024, anno in cui Kendrick Lamar ha sfornato una hit dopo l'altra. Non solo. Sarà anche la star dell'halftime show del prossimo Super Bowl e ha pubblicato a sorpresa il suo nuovo album "GNX" venerdì scorso, per la gioia dei fan dell'hip-hop di tutto il mondo.
Il brano Not Like Us, che contiene il testo “Say, Drake, I hear you like ’em young / You better not ever go to cell block one (...) Why you trollin’ like a bitch? Ain’t you tired? / Tryin’ strike a chord and it‘s probably A minor” - un riferimento all'accusa contro Drake per aver avuto rapporti con donne minorenni (accusa sempre respinta da Drake) - ha ottenuto oltre novecento milioni di ascolti, secondo i dati elencati su Spotify, ed è stato nominato per cinque 2025 Grammy Awards.
Drake non è stato nominato per nessun Grammy.
Sebbene disaccordi e litigi siano normali nella scena hip-hop e non sia chiaro se l'esposto sfocerà in una vera e propria causa legale, Drake non sta aiutando la sua immagine con quelle che sembrano essere accuse pretestuose.
Ad accrescere il sentimento di rivalsa dell'artista canadese è stato il recente annuncio sulla data inaugurale del suo primo tour in Australia, otto anni dopo l'ultima volta: inizierà lo stesso giorno dell'esibizione di Kendrick Lamar al Super Bowl.
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