Ai: nasce a Parigi HeritageWatch.ai, un nuovo sistema per la tutela del patrimonio culturale
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Gli strumenti di Ai potrebbero aiutare a proteggere i siti del patrimonio culturale di tutto il mondo dalle devastazioni della guerra, dalle crisi ambientali e dai disastri naturali.
HeritageWatch.ai promette di rivoluzionare il modo in cui il settore della tutela del patrimonio culturale risponde a queste minacce. Il sistema userà un mix di immagini satellitari, modelli 3d e intelligenza artificiale. Il progetto è stato lanciato dal ministero della Cultura francese durante l'Artificial Intelligence Action Summit.
L'iniziativa nasce per fornire dati in tempo reale ai decisori per poter proteggere meglio i siti in pericolo in caso di crisi.
Il funzionamento di HeritageWatch.ai
HeritageWatch.ai è una collaborazione tra quattro attori differenti: l'ente intergovernativo per i beni culturali Aliph (International alliance for the protection of heritage), gli specialisti dei modelli 3d Iconem, Microsoft e il fornitore di immagini satellitari Planet Labs Pbc.
Combina le foto ad alta risoluzione di una flotta di 200 satelliti di Planet Labs con l'esperienza di Iconem nella creazione di modelli 3d di siti patrimoniali complessi.
Il progetto contribuirà a fornire informazioni approfondite per rispondere agli scenari di crisi. Questi dati saranno poi elaborati utilizzando le risorse informatiche del laboratorio Ai for good di Microsoft.
Dalla sua nascita nel 2017, Aliph ha distribuito oltre 100 milioni di dollari in sovvenzioni, finanziando più di 500 progetti in 41 Paesi.
Le iniziative di Aliph
Tra gli esempi più significativi della sua azione vi sono i 500mila dollari stanziati per proteggere il museo Sursock di Beirut in seguito alla devastante esplosione del porto del 2020. Aliph ha anche assistito musei e biblioteche ucraini dopo l'invasione russa, per salvaguardare le loro collezioni.
"HeritageWatch.ai è stato progettato per consentire al settore del patrimonio culturale di muoversi verso un approccio basato sulla prevenzione dei danni, identificando le aree di crisi e implementando misure di mitigazione prima dei disastri", ha dichiarato Aliph in un comunicato.
Il sistema verrà usato per monitorare l'impatto progressivo della desertificazione nella regione del Sahel e valutare come l'innalzamento del livello del mare stia influenzando il patrimonio costiero.
Le priorità e i fondi di HeritageWatch.ai
Nella sua dichiarazione di lancio, HeritageWatch.ai ha affermato che si concentrerà su tre priorità:
- Mappare i cambiamenti climatici e i disastri naturali, per prevederne l'impatto sul patrimonio culturale.
- Valutare i danni causati da eventi catastrofici, cambiamenti climatici o conflitti.
- Contribuire alla lotta contro il traffico illecito di beni artistici, identificando le attività di sottrazione di testimonianze storiche.
Per quanto riguarda il finanziamento del progetto, Microsoft si è impegnata a versare un milione di dollari in quattro anni e a 750mila dollari in servizi. Aliph ha contribuito con 250mila dollari.
In un video condiviso per il lancio, Lazare Eloundo Assomo, direttore del Patrimonio mondiale dell'Unesco, ha sottolineato la difficoltà di accedere immediatamente a dati in scenari di crisi.
"Di solito, in caso di calamità, abbiamo difficoltà ad accedere ai dati in tempo reale nel sito colpito", ha spiegato. Ha poi sostenuto che la nuova tecnologia sia fondamentale per prendere decisioni più rapide e informate.