Grecia: l'isola di Corfù punta sul lusso per frenare il turismo di massa

Acque cristalline, sole, cultura e una ricchezza storica senza pari: sono questi i punti di forza che rendono Corfù una delle mete turistiche più ambite del Mediterraneo. E i numeri lo confermano: nel 2024, i visitatori dell’isola ionica sono aumentati del 7 per cento rispetto all’anno precedente, sfiorando i due milioni.
Dal 2019, gli arrivi con voli internazionali sono cresciuti del 32 per cento, mentre i flussi via traghetto hanno registrato un +31 per cento.
Se l’iconica Isola dei Topi resta una cartolina globale, le autorità locali ora puntano su un turismo di qualità, cercando di rendere l’esperienza più sostenibile e redditizia. L’apertura verso nuovi mercati e la presenza di collegamenti aerei diretti sono due leve strategiche per attrarre visitatori con maggiore capacità di spesa.
Vacanze di lusso a Corfù
Attualmente, Corfù ospita 33 hotel a cinque stelle e numerose strutture boutique, pensate per un pubblico esclusivo. Gli investimenti nel settore dell’hospitality di lusso stanno crescendo, con l’obiettivo di allontanarsi dal turismo di massa e trasformare l’isola in una destinazione d’élite.
Il mercato britannico resta il più rilevante, seguito da Germania, Italia, Polonia e Francia: questi cinque Paesi rappresentano insieme il 75 per cento del turismo a Corfù. Ma con il nuovo piano strategico, l’isola spera di diventare una calamita per turisti da tutto il mondo, attratti da spiagge incantevoli, storia millenaria e comfort di alto livello.