...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Treni che si fermano da soli: l’Italia inaugura l’allerta sismica automatica in ferrovia

• Jul 15, 2025, 6:45 AM
4 min de lecture
1

Dalla lunga esperienza giapponese nella gestione dei terremoti arriva un salto tecnologico anche per la rete ferroviaria italiana: dal 3 maggio 2025 è operativo il primo sistema nazionale di Early Warning Sismico (EWS) sulla linea ad alta velocità Roma–Napoli.

Realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), il progetto è frutto della collaborazione con il Railway Technical Research Institute (JR RTRI), ente scientifico delle ferrovie giapponesi, e con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli Federico II. Unendo know-how accademico e competenze maturate in una delle aree più sismiche del pianeta, il sistema rappresenta oggi un modello concreto di innovazione nella sicurezza ferroviaria.

Come funziona il sistema

Il nuovo sistema di Early Warning Sismico sulla linea AV Roma–Napoli si basa su una serie di tecnologie integrate che lavorano in modo coordinato per garantire un intervento tempestivo in caso di terremoto.

Le stazioni accelerometriche distribuite lungo il tracciato rilevano le prime onde sismiche, dette onde P, e inviano i dati in tempo reale grazie a una rete in fibra ottica ad alta capacità. Un'intelligenza software avanzata analizza istantaneamente le informazioni ricevute, valutando la pericolosità del sisma e determinando l'area da mettere in sicurezza.

Se viene superata una soglia di rischio prestabilita, il sistema agisce automaticamente sugli apparati di segnalamento ferroviario, rallentando o fermando i treni in transito nelle zone potenzialmente colpite. Una volta terminato l’evento sismico, il personale di RFI può procedere con le verifiche e, attraverso una dashboard di controllo dedicata, autorizzare la ripresa della circolazione in totale sicurezza.

Sensori lungo l'intera tratta

Il cuore tecnologico del sistema è rappresentato dalle stazioni accelerometriche, dispositivi altamente sensibili capaci di rilevare le accelerazioni del suolo provocate dai terremoti già nelle loro fasi iniziali.

Questi sensori sono distribuiti lungo l’intera tratta Roma–Napoli, in parte installati in superficie e in parte in fori profondi, in modo da garantire una copertura capillare e ridurre al minimo i tempi di rilevamento.

La loro connessione tramite una rete in fibra ottica di tipo SDH (Synchronous Digital Hierarchy) consente una trasmissione dei dati rapida e affidabile, fondamentale per attivare le contromisure in pochi secondi.

Innovazione e partnership

Il progetto nasce dalla collaborazione tra RFI, il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Railway Technical Research Institute (JR RTRI) delle ferrovie giapponesi, che ha fornito consulenza tecnico-scientifica, profonda esperienza nei sistemi di allerta antisismica ferroviaria.

Secondo l’operatore RailTech, il sistema è diventato operativo dal 3 maggio 2025 e, nelle settimane a seguire, è stato testato da un terremoto di magnitudo 4.4: i convogli sulla Roma–Napoli sono stati fermati preventivamente a scopo precauzionale.

L’EWS rappresenta solo la prima applicazione operativa su una linea ad Alta Velocità. Nell’ambito del piano di innovazione di RFI, sono previste estensioni su altre tratte AV e su linee convenzionali dotate di ERTMS, con l’obiettivo di aumentare la resilienza della rete ferroviaria nazionale.

L’introduzione dell’EWS sulla rete AV Roma–Napoli segna un’integrazione concreta tra sensoristica avanzata, intelligenza artificiale e infrastrutture critiche: è il primo caso italiano di cooperazione tra università, aziende ferroviarie e istituti internazionali per la sicurezza sismica. Il test reale dimostra che, in poco più di un mese, la tecnologia ha superato la fase sperimentale, offrendo un modello replicabile in altre aree sensibili del Paese.

Il progetto in pillole

  • Operativo dal 3 maggio 2025 sulla tratta Roma–Napoli.

  • Circa 20 stazioni sismiche installate lungo 200 km.

  • Sistema testato su un sisma reale (M4.4) entro due settimane.

  • Progetto esteso ad altre tratte AV e linee convenzionali ERTMS.

  • Frutto della sinergia tra RFI, Università di Napoli Federico II e JR RTRI.