Medjugorje, Lourdes, Fatima: il business milionario del turismo religioso
Nulla osta del Vaticano al culto di Medjugorje e i pellegrinaggi religiosi nella cittadina della Bosnia ed Erzegovina diventata famosa nel 1981 quando sei giovani ragazzi del posto iniziarono ad affermare di vedere ciclicamente delle apparizioni della Vergine Maria sulla collina del Podbrdo.
Il via libera arrivato dalla Dottrina della Fede con il placet del Papa "non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali, ma soltanto evidenziare che in mezzo a questo fenomeno spirituale di Medjugorje lo Spirito Santo agisce fruttuosamente per il bene dei fedeli". Non esprimendo un giudizio sulla moralità delle persone che dal 1981 dicono di vedere la Madonna, per il Vaticano "i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace, e per incontrare Cristo".
Pur non dichiarando che le apparizioni di Medjugorje siano autentiche o di origine soprannaturale, il Vaticano ha approvato atti pubblici di devozione giustificati dalla potente esperienza spirituale che la visita implica.
Il sostegno papale è sinonimo anche di un possibile aumento del turismo religioso già molto redditizio: milioni di persone si recano ogni anno in pellegrinaggio o per motivi spirituali a Medjugorje facendo fiorire il settore alberghiero, della ristorazione, di guide e trasporti.
"Una giornata epocale", l'ha definita Paolo Brosio, giornalista e scrittore, che proprio al santuario bosniaco ha riscoperto la fede e dove, dopo aver costruito le case per orfani e anziani abbandonati a Vionica da suor Cornelia, ora sta costruendo un ospedale di Pronto Soccorso della pace.
Medjugorje, Lourdes, Fatima: i siti europei di turismo religioso
Solo l'anno scorso, secondo le statistiche pubblicate sul sito web del santuario bosniaco, sono state distribuite 1,7 milioni di ostie eucaristiche durante le messe, una stima approssimativa del numero di cattolici che hanno visitato il santuario.
Con l'approvazione della Santa Sede Medjugorje si unisce ora ai santuari cattolici più frequentati di Fatima e Lourdes (in questi ultimi casi le apparizioni mariane sono state dichiarate autentiche dal Vaticano).
Fatima, in Portogallo, ospita un santuario che segna il luogo in cui la Vergine Maria sarebbe apparsa a tre bambini nel 1917. I pellegrinaggi qui hanno luogo il 13 di ogni mese tra maggio e ottobre, e le folle più numerose - fino a un milione - si recano in visita il 13 maggio e il 13 ottobre.
Lourdes, nel sud-ovest della Francia, è famosa per il Santuario di Nostra Signora di Lourdes. Ogni anno milioni di pellegrini e turisti religiosi visitano la Grotta di Massabielle, dove si dice che una ragazza di 14 anni abbia avuto un'apparizione mariana nel 1858.
Nella grotta i fedeli bevono o si bagnano nell'acqua che sgorga da una sorgente, che si dice abbia proprietà curative.
Il business milionario del turismo religioso
Nel corso degli anni vescovi e funzionari del Vaticano hanno messo in dubbio l'affidabilità e le motivazioni dei "veggenti" di Medjugorje, temendo che fossero gli interessi economici a guidare le visioni continue.
Il turismo religioso ha plasmato l'economia locale, con un'intera industria che si occupa dei pellegrini: alberghi, alloggi privati, aziende agricole a conduzione familiare, persino complessi sportivi e campeggi.
Non cambia molto a Fatima e a Lourdes, dove la fede "stimola la migrazione di milioni di persone ogni anno e, con essa, una notevole attività commerciale", scrive Vanessa J. Panaligan nel saggio "Pilgrims, Prayers, and Profits: Assessing the Cultural Significance and Economic Value of Lourdes".
Secondo Panaligan la piccola e modesta cittadina di Lourdes spesso è in competizione con la città metropolitana di Parigi per numero di visitatori e ha la seconda maggiore capacità alberghiera in Francia dopo la capitale.
Sebbene a Lourdes vivano solo 15mila persone, ogni anno arrivano da cinque a sei milioni di turisti.
"Attraverso l'industria dei beni e dei servizi, soprattutto nel settore dell'ospitalità, si stima che la città tragga un profitto totale di 270 milioni di euro all'anno", scrive Panaligan.
Particolarmente numerosi a Lourdes per via delle acque curative, ma presenti nella maggior parte dei luoghi di pellegrinaggio, sono i visitatori anziani, infermi o incapaci che necessitano di servizi dedicati.
Questo significa che strutture come ospedali e centri specializzati ricevono ulteriori finanziamenti dal governo.
Sebbene l'esperienza religiosa o spirituale di base, come partecipare alla messa o bere l'acqua santa, sia gratuita, i pellegrini sono quasi incoraggiati a spendere di più durante un pellegrinaggio. Intorno ai siti religiosi e nei centri urbani circostanti di Fatima e Lourdes ci sono centinaia di negozi di souvenir che vendono cimeli come statue della Vergine Maria o contenitori per l'acqua santa.
Lourdes guarda a un turismo più redditizio e sostenibile dopo la pandemia
La pandemia da Covid-19 ha però messo a dura prova gli introiti di Lourdes, quasi totalmente dipendenti dal turismo religioso.
In risposta, lo Stato ha stanziato 140 milioni di euro per ampliare l'attrattiva di Lourdes al di là del tipico turista in pellegrinaggio e includere una fascia più ampia della società meno religiosa.
Ci sarà un programma di e-bike e car-sharing per facilitare gli spostamenti tra le città vicine ed è stato ripristinato un treno notturno.
Ampie zone della città sono state pedonalizzate e sono state ideate campagne di marketing per evidenziare le attrazioni non spirituali di Lourdes.
Con la fede europea in declino da decenni verso il secolarismo, il futuro di altri siti santificati dal Vaticano sarà quello di andare oltre il richiamo spirituale?