Malta, salvi per ora i passaporti d'oro dopo il parere della Corte di giustizia dell'Ue
Il controverso programma dei passaporto d'oro di Malta, che consente agli stranieri di acquistare la cittadinanza maltese (e quindi anche quella dell'Ue) in cambio di un investimento di oltre 690mila euro, potrebbe ricevere una tregua legale in seguito a un parere elaborato venerdì dalla Corte di giustizia europea.
"La concessione della cittadinanza è una competenza che gli Stati membri dell'Ue hanno tenuto per sé", ha affermato il rapporto non vincolante dell'Avvocato generale Anthony Collins, che allontana le preoccupazioni della Commissione europea secondo cui i passaporti d'oro minerebbero l'integrità del blocco.
"Gli Stati membri hanno deciso che spetta a ciascuno di loro stabilire chi ha il diritto di essere un loro cittadino e, di conseguenza, chi è un cittadino dell'Ue", si legge nella dichiarazione della Corte di giustizia.
"Non vi è alcuna base logica per sostenere che, poiché gli Stati membri sono obbligati a riconoscere la cittadinanza concessa da altri Stati membri, le loro leggi sulla cittadinanza debbano contenere una norma particolare", si legge ancora.
I giudici della Corte di giustizia decideranno sul caso nel prossimo futuro; non sono obbligati a seguire i pareri dell'Avvocato generale, anche se nella maggior parte dei casi lo fanno.
L'eliminazione graduale dei passaporti d'oro nell'Unione Europea
La Commissione ha intrapreso l'azione legale anni fa, sostenendo che il sistema del passaporto d'oro violava il dovere di Malta di cooperare in modo sincero. In linea di principio, le persone possono ottenere la cittadinanza maltese, e quindi il diritto di lavorare in tutta l'Ue, anche se non hanno legami familiari o una casa in quel Paese.
Malta è l'ultimo programma di passaporto d'oro rimasto all'interno del blocco, dopo che Cipro ha eliminato la procedura nel 2020 e la Bulgaria nel 2022. Altri Paesi offrono "visti d'oro", un sistema più ristretto che offre permessi di soggiorno a chi è disposto a pagare. Ma anche questa modalità è sotto lente d'ingrandimento.
Il Portogallo ha ridotto il suo sistema di visti d'oro l'anno scorso, eliminando una condizione di investimento immobiliare nel tentativo di ridurre la speculazione. I Paesi Bassi hanno seguito l'esempio, ponendo fine al regime dei visti d'oro nel gennaio 2024, e anche la Spagna ha promesso di abolire i visti d'oro per chi investe nel settore immobiliare.
I programmi hanno sollevato notevoli preoccupazioni per la sicurezza e il riciclaggio di denaro, non da ultimo dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2020, in quanto l'acquisizione di un passaporto o di una carta di soggiorno dell'Ue potrebbe consentire ai russi ricchi di eludere le sanzioni.
Nel 2022, gli eurodeputati hanno chiesto regole più severe sui visti d'oro e il divieto di cittadinanza per investimento, affermando che è "discutibile da un punto di vista etico, legale ed economico".
In una dichiarazione, un portavoce della Commissione ha affermato: "prendiamo atto" del parere, "Ora attendiamo la sentenza della Corte di giustizia".