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Occupazione di Gaza da parte di Israele: tensioni tra Netanyahu e il capo di Stato maggiore

• Aug 6, 2025, 10:50 AM
4 min de lecture
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Occhi puntati sull’imminente riunione del Gabinetto israeliano, prevista per giovedì 7 agosto, in cui sarà discussa l’opzione di una presa di controllo militare completa della Striscia di Gaza, comprese le aree dove si ritiene siano detenuti gli ostaggi.

La decisione segue una riunione di sicurezza a porte chiuse tenuta dal primo ministro Benjamin Netanyahu martedì, durata quasi tre ore, alla quale hanno partecipato il ministro della Difesa Yisrael Katz, il capo di Stato maggiore Eyal Zamir e altri alti funzionari della sicurezza.

Divergenze interne sulla fattibilità dell’occupazione

Durante l’incontro, Zamir ha presentato diversi scenari militari per il proseguimento della campagna a Gaza, secondo una nota diffusa dall’ufficio di Netanyahu.

Secondo il Jerusalem Post, la riunione è stata caratterizzata da tensioni tra Netanyahu e Zamir. Il primo ha chiesto un “cambiamento radicale di approccio”, definendolo “l’unico modo per liberare gli ostaggi”.

Zamir, al contrario, avrebbe avvertito che una piena occupazione della Striscia potrebbe trasformarsi in una “trappola strategica”, aumentando il rischio per gli ostaggi, pur ribadendo che l’esercito è pronto ad attuare la decisione politica una volta presa.

Il ministro della Difesa Katz, in un post su X, ha difeso il diritto del capo di Stato maggiore di esprimere la propria opinione, ma ha sottolineato che “dopo che il livello politico avrà preso una decisione, l’esercito la attuerà con fermezza e professionalità, fino al raggiungimento degli obiettivi della guerra”.

Negoziati in stallo

Parallelamente, il Jerusalem Post cita una fonte vicina ai negoziati secondo cui le divisioni interne ad Hamas stanno bloccando un possibile accordo per il rilascio di dieci ostaggi in cambio di una tregua di due mesi.

La maggior parte dei leader del movimento avrebbe lasciato il Qatar per la Turchia negli ultimi giorni, riducendo al minimo i contatti con i mediatori di Doha. Una fonte diplomatica ha dichiarato: “La porta non è completamente chiusa, ma al momento non sembra che un accordo sia imminente”.

Nuovi ordini di evacuazione a Gaza

Sul campo a Gaza l’esercito israeliano ha emesso stamattina un nuovo ordine di evacuazione per diversi isolati del quartiere di Zeitoun, a est di Gaza City, invitando i residenti a spostarsi verso sud, nell’area di Mawasi.

“Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente”, ha scritto su Facebook il portavoce militare Avichai Adrai, indicando i blocchi numerati 613, 624, 625, 628, 629, 630, 631, 641 e 695 come aree da abbandonare.

L’avvertimento arriva mentre le forze israeliane proseguono le operazioni terrestri nella Striscia, tra bombardamenti continui e condizioni umanitarie sempre più critiche.

La risposta di Hamas ai piani di Israele

Nel suo primo commento alle notizie su una possibile estensione del controllo militare israeliano su Gaza, Hamas ha affermato che “le minacce israeliane sono ripetitive, prive di valore e non influenzano le nostre decisioni”.

Gli sviluppi avvengono dopo mesi di negoziati falliti a Doha e con la crescente preoccupazione internazionale che una nuova escalation possa aggravare la crisi umanitaria e compromettere qualsiasi possibilità di ritorno al tavolo delle trattative.