Thailandia: procuratori incriminano decine di persone legate al crollo di un edificio

I procuratori di Stato in Thailandia hanno formalmente incriminato 23 persone e società per accuse legate al crollo di un edificio per uffici di Bangkok, distrutto da un terremoto che ha causato la morte di almeno 92 persone.
Il grattacielo parzialmente costruito, che avrebbe dovuto ospitare il nuovo ufficio di revisione contabile dello Stato, è stato l'unico in Thailandia a crollare completamente il 28 marzo a causa del terremoto di magnitudo 7,7 che ha avuto il suo epicentro nel vicino Myanmar.
Tra gli imputati figurano i principali appaltatori del progetto: Italian-Thai Development Co. e il suo partner cinese per la joint venture del progetto, la China Railway No. 10 company.
Il presidente di Italian-Thai Development Premchai Karnasuta e il direttore locale di China Railway No. 10, Zhang Chuanling, sono stati incriminati insieme ad altre persone, tra cui progettisti, ingegneri e diverse altre società.
Accuse di negligenza professionale per il crollo del grattacielo durante il terremoto in Thailandia
Le accuse includono negligenza professionale nella progettazione, nella supervisione o nelle pratiche di costruzione che non hanno rispettato gli standard ingegneristici, causando pericoli per gli altri e provocando morti, secondo una dichiarazione dell'Ufficio del Procuratore Generale.
Altre accuse includono la falsificazione e l'uso di documenti falsi.
L'incriminazione di Premchai è il suo secondo grande scontro con la legge. Nel 2019 è stato condannato per uccisione di animali protetti e possesso illegale di armi durante la caccia in un santuario della fauna selvatica, per cui ha scontato tre anni di carcere.
Molte delle persone incriminate giovedì si erano già consegnate alla polizia e avevano negato di aver commesso qualsiasi illecito.
Un'indagine condotta dalla polizia e da altri funzionari ha rilevato che il crollo dell'edificio è dovuto a difetti di progettazione e strutturali e che alcuni dei progetti ufficialmente approvati non sono stati attuati.
Il terremoto ha ucciso più di 3.700 persone in Myanmar e ha causato gravi danni a Mandalay, la seconda città del Paese, e nella capitale Naypyidaw.
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