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Tensione nel Mar Cinese Meridionale: collisione tra navi, Manila accusa Pechino di aggressione

• Aug 12, 2025, 6:59 PM
7 min de lecture
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L’esercito filippino ha accusato la Cina di aggressione dopo che due imbarcazioni cinesi – una della marina e una della guardia costiera – sono entrate in collisione durante un tentativo di bloccare una nave filippina nei pressi della secca contesa di Scarborough, nel Mar Cinese Meridionale.

In una nota diffusa martedì, Manila ha dichiarato di stare valutando come rispondere al presunto impiego di forza militare da parte di Pechino contro civili filippini.

"Le loro azioni hanno rappresentato un grave pericolo per il nostro personale e le nostre navi, provocando anche la sfortunata collisione tra le due imbarcazioni cinesi", ha denunciato il ministero degli Esteri filippino.

Secondo le autorità di Manila, l’incidente di lunedì ha causato gravi danni a entrambe le navi cinesi e possibili feriti tra gli equipaggi. Si tratta dell’ennesimo episodio che accende le tensioni nello stallo ormai cronico tra Pechino e i paesi rivieraschi per il controllo di ampie zone del Mar Cinese Meridionale.

Gli Stati Uniti, alleati storici delle Filippine, sono intervenuti duramente. Martedì Washington ha definito l’azione cinese come “un’ulteriore provocazione sconsiderata contro una nave filippina”.

Una nave della Guardia Costiera cinese danneggiata dopo essersi accidentalmente scontrata con una nave della Marina cinese nel conteso Mar Cinese Meridionale, l'11 agosto 2025
Una nave della Guardia Costiera cinese danneggiata dopo essersi accidentalmente scontrata con una nave della Marina cinese nel conteso Mar Cinese Meridionale, l'11 agosto 2025 AP Photo

La guardia costiera cinese ha invece scaricato la responsabilità sull’imbarcazione di Manila, accusandola di essersi introdotta in quello che definisce “territorio cinese” nonostante ripetuti avvertimenti. Nessuna menzione, però, alla collisione né a eventuali vittime.

Un video diffuso dalla Guardia costiera filippina mostra una nave da guerra cinese – identificata con il numero 164 – mentre colpisce la prua di un’altra nave cinese della guardia costiera. Entrambe stavano tentando di impedire l’accesso alla BRP Suluan, una nave di pattugliamento filippina che operava a ridosso della secca.

Nel filmato si vede l’impiego di cannoni ad acqua da parte della nave cinese. L’impatto ha provocato seri danni strutturali: la prua della nave della guardia costiera cinese appare distrutta e due membri dell’equipaggio sono visibili in piedi proprio nella zona dell’urto. Anche la nave da guerra ha riportato profonde ammaccature e segni di impatto sullo scafo.

La BRP Suluan ha trasmesso via radio un’offerta di assistenza medica alla nave cinese, temendo possibili feriti, ma secondo Manila non ha ricevuto alcuna risposta.

Il portavoce della guardia costiera cinese, Gan Yu, ha difeso l’azione sostenendo che le navi filippine si sono “introdotte illegalmente” nelle acque cinesi presso la secca, costringendo le forze cinesi a “prendere le misure necessarie: sorveglianza, inseguimento, intercettazione e allontanamento”.

Una nave della Marina cinese entra accidentalmente in collisione con una nave della Guardia Costiera cinese mentre insegue un peschereccio filippino nel Mar Cinese Meridionale
Una nave della Marina cinese entra accidentalmente in collisione con una nave della Guardia Costiera cinese mentre insegue un peschereccio filippino nel Mar Cinese Meridionale AP Photo

Ma il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate filippine, il generale Romeo Brawner Jr, ha accusato apertamente Pechino. In conferenza stampa a Manila ha affermato che il filmato dimostra come la marina cinese abbia deliberatamente manovrato per speronare la BRP Suluan, che ha dovuto virare bruscamente per evitare l’impatto.

Secondo Brawner, è stato proprio questo spostamento a causare la collisione tra le due navi cinesi. “L’aggressività della Cina è evidente. Le manovre pericolose sono partite da loro”, ha dichiarato. “La nostra presenza era finalizzata a proteggere i pescatori filippini: questa è una zona di pesca tradizionale per noi”.

Alla domanda se l’uso di navi militari da parte della Cina contro civili rappresenti un cambiamento tattico, Brawner ha risposto affermativamente. Ha aggiunto che il suo esercito consulterà la guardia costiera e il presidente Ferdinand Marcos Jr per valutare le contromisure.

“Ora stanno usando la marina dell’Esercito Popolare di Liberazione. Questo dimostra un’escalation nelle loro azioni”, ha detto. Brawner ha annunciato che verranno discusse nuove misure tattiche per garantire l’accesso delle Filippine alla secca, che resta contesa.

Pechino, al momento, non ha commentato direttamente le affermazioni di Brawner. Ma Gan Yu ha ribadito la linea ufficiale: “Le forze armate cinesi continueranno a difendere con determinazione la sovranità e i diritti marittimi della Cina”.