Due morti per taser in 48 ore, Carabinieri indagati per omicidio colposo

Nel giro di poche ore sono salite a due le vittime decedute in seguito a interventi delle forze dell’ordine con il taser, la pistola a impulsi elettrici che immobilizza temporaneamente chi viene colpito.
L’ultimo caso domenica pomeriggio: un uomo di 47 anni è morto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova. Per la vicenda sono stati indagati due carabinieri. Intanto si è acceso il dibattito sull’uso dell’arma, introdotta nel 2022 dopo una fase sperimentale.
La vittima nel Genovese
Aveva 47 anni ed era di origini albanesi Elton Bani l’uomo deceduto a Manesseno, frazione di Sant’Olcese a Genova, per arresto cardiaco. L’intervento dei carabinieri è scattato dopo una lite con i vicini di casa, che avrebbero chiesto aiuto. Sul posto era arrivata anche un’ambulanza, ma secondo quanto riferito dagli stessi vicini all’Ansa - le minacce rivolte ai sanitari hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
All'arrivo di una prima pattuglia di carabinieri, l'uomo è stato trovato in auto nel posteggio davanti all'abitazione e convinto a scendere. Dopo la richiesta dei documenti da parte di una seconda pattuglia di militari, il 47 enne avrebbe perso il controllo.
Da una prima ricostruzione, un carabiniere avrebbe sparato una prima volta senza andare a segno, anche un secondo tentativo sarebbe andato a vuoto. L’arma è quindi passata a un collega, che avrebbe centrato Bani: pochi istanti dopo il personale medico ha constatato il decesso.
I due carabinieri indagati per omicidio colposo
La Procura di Genova ha aperto un’indagine per omicidio colposo nei confronti dei due militari. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto formale necessario per svolgere gli accertamenti tecnici e per permettere alle parti di nominare propri consulenti.
Sarà comunque l’autopsia a chiarire le cause del decesso e a stabilire se l’arresto cardiaco sia stato determinante, nonché se la vittima avesse assunto alcol o droghe. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Sant’Olcese.
Il precedente a Olbia
Circa 24 ore prima un altro caso simile questa volta ad Olbia. Un uomo di 57 anni Giampaolo Demartis è morto, stroncato da un malore, nella notte tra sabato e domenica nel trasporto in ospedale dopo essere stato colpito con il taser. L’uomo originario di Bultei sarebbe stato colpito dopo aver dato in escandescenza aggredendo i passanti e le stesse forze dell’ordine.
Secondo quanto ricostruito dal Sic (Sindacato Indipendente dei Carabinieri) si è “Scagliato con inaudita violenza” contro i militari, ferendone uno al volto per il quale è stato necessario il trasporto in ospedale. L’autopsia fissata per giovedì accerterà le cause del decesso, intanto la famiglia ha confermato che il 57 enne, che risulterebbe avere precedenti penali, era un soggetto cardiopatico.
Anche in questo caso, la Procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo sul caso. I due Carabinieri intervenuti ad Olbia sono indagati per omicidio colposo, mentre viene accertata la dinamica dell’incidente tendendo di conto dei risultati dell’autopsia.
Sic, “Solidarietà ai colleghi”
In una nota stampa, il Sindacato Indipendente dei Carabinieri ritiene che i “Colleghi abbiano agito con professionalità, attendendosi alle procedure operative previste in occasione di intervento nei confronti di soggetti che versano in grave stato di alterazione psicofisica e che pongono in essere comportamenti pericolosi per la collettività”.
In una nota la Axon, l’azienda che produce l’arma in dotazione alle forze dell’ordine, dichiara che “Ad oggi non esistono evidenze scientifiche che determino una relazione di causa-effetto tra uso del taser e decesso dei soggetti colpiti”. “Studi indipendenti hanno dimostrato” si legge nel comunicato, “Che nel 99,7% dei casi non si registrano danni permanenti, se non lesioni lievi causate prevalentemente da cadute.
Il taser divide la politica
Intanto la politica risponde con le opposizioni che chiedono la sospensione dell’arma. Filiberto Zaratti di Alleanza Verdi e Sinistra fa notare che nonostante le prese di posizione della Lega, “Lo strumento va bloccato”. Stessa richiesta da parte del Segretario di +Europa Magi che definisce la pistola elettrica “Un’arma troppo pericolosa”.
Di diverso avviso le forze di governo. Per Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, il taser è “uno strumento necessario di deterrenza e sicurezza”. Anche Nicola Molteni (Lega) ne ha difeso l’uso, ricordando che “dalla sperimentazione del 2018 ha superato tutti i protocolli” e ribadendo l’obiettivo di aumentarne la diffusione.
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