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Meeting di Rimini, Draghi “Europa si trasformi da spettatore ad attore protagonista"

• Aug 22, 2025, 5:38 PM
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Edizione numero 46 del Meeting di Comunione e Liberazione, dal titolo “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi” - citazione da La Rocca di Thomas Stearns Eliot - quest’anno dedicato alle guerre e all’Europa. Alla Fiera di Rimini, in programma dal 22 al 27 agosto, oltre 500 convegni, 13 mostre e 15 spettacoli. Messaggi da Papa Leone XIV e dal Presidente Mattarella. Sul palco attesi 13 ministri e leader europei, tra cui la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interverrà per l’evento di chiusura.

Draghi: “L’influenza dell’Europa è evaporata, si trasformi da spettatrice ad attore protagonista”

Parole dure quelle pronunciate dall’ex premier nei confronti dell’Unione europea. “Per anni - ha detto - si è creduto che la dimensione economica, con 450 milioni di consumatori, portasse automaticamente potere geopolitico nelle relazioni commerciali internazionali. Questo sarà ricordato come l’anno in cui quell’illusione è evaporata”.

Non solo. L’ex presidente della Bce ha sottolineato come l’Unione si sia rassegnata ai dazi imposti “dal nostro più grande partner commerciale, gli Stati Uniti”. E ha aggiunto: “L’Unione è stata spettatrice quando i siti iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”.

Il messaggio di Papa Leone XIV: “La pace sia concreta”

“Abbandonare l’idolatria del profitto” che, secondo Prevost, non solo ostacola la giustizia, ma anche il cammino verso la pace. Il messaggio prosegue: “Là dove responsabili delle istituzioni statali e internazionali sembrano non riuscire a far prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunità religiose e la società civile devono osare la profezia. Significa lasciarsi sospingere nel deserto e vedere fin d’ora ciò che può nascere dalle macerie e da tanto, troppo dolore innocente”.

Sulla stessa linea, in relazione ai temi del summit, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha sottolineato: “Abbiamo bisogno di costruttori di pace”. In un messaggio inviato al presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, ha ricordato: “Non possiamo dare per scontate le conquiste che le precedenti generazioni ci hanno trasmesso”. Quei valori, ha spiegato, vanno rigenerati e tramandati.

Ad inaugurare la rassegna, l’incontro tra una madre israeliana e una palestinese

In linea con il titolo del Meeting, “costruire con mattoni nuovi”, la kermesse si è aperta con l’evento Madri per la pace, testimonianza di due donne - una israeliana e una palestinese - che hanno entrambe perso un figlio.

Elana Kaminka piange il figlio soldato, ucciso il 7 ottobre. Layla, musulmana di Betlemme, ha visto morire il proprio bambino durante la seconda Intifada. Se da un lato Elana ha deciso di impegnarsi per portare avanti la strada del cambiamento, possibile solo attraverso la pace, dall’altro Layla ha scelto di entrare a far parte di un’associazione che promuove il dialogo tra israeliani e palestinesi. Un incontro che, spiegano gli organizzatori, incarna in pieno lo spirito del Meeting: la scelta del confronto e della riconciliazione.