Perché Kiev sta colpendo il settore energetico della Russia e quali sono i risultati raggiunti

Nelle ultime settimane l'Ucraina ha intensificato notevolmente gli attacchi contro le infrastrutture del settore dell'energia russo. Kiev ha preso di mira un terminal per il gas nell'oblast di Leningrado, dove è presente la città di San Pietroburgo, e una raffineria di petrolio a Samara.
Secondo i canali russi di Telegram, un grave incendio è divampato al terminal della compagnia Novatek nella città portuale di Ust-Luga. Il governatore dell'oblast di Leningrado, Alexander Drozdenko, ha affermato che dieci droni sono stati abbattuti nella zona, aggiungendo che non ci sono state vittime e che i serbatoi di carburante di un porto vicino non sono stati colpiti.
Ust-Luga si trova sulla sponda meridionale del Golfo di Finlandia, non lontano dal confine con l'Estonia e a circa 110 km a ovest di San Pietroburgo. Una fonte del Servizio di sicurezza ucraino ha confermato a The Kyiv Independent la paternità dell'attacco.
"Mosca vende petrolio e gas attraverso tale terminale e per mezzo di una 'flotta ombra'. Le azioni dei droni ucraini riducono perciò le fonti di finanziamento di cui la Russia ha bisogno per fare la guerra", ha dichiarato la fonte.
Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine ha inoltre confermato che l'Intelligence militare e l'aeronautica hanno pianificato l'attacco alla raffineria di petrolio Syzran a Samara, "specializzata nella produzione di benzina, gasolio, carburante per jet e altri equipaggiamenti forniti alle truppe russe. La raffineria ha una capacità di 8,5 milioni di tonnellate di greggio all'anno, pari a circa il 3,08 per cento del volume totale di raffinazione di petrolio russo", ha precisato lo stesso Stato maggiore su Telegram.
All'inizio di agosto, l'Ucraina aveva attaccato anche la raffineria Lukoil di Volgograd, la più grande della Russia meridionale, nonché altri impianti nelle regioni di Saratov e Rostov. Kiev ha concentrato i propri attacchi con i droni sulle raffinerie, le stazioni di pompaggio e i treni per il trasporto di carburante proprio nel tentativo di indebolire la macchina da guerra russa.
L'intelligence militare ucraina ha confermato che le Forze armate stanno sistematicamente attuando misure volte a "ridurre il potenziale di combattimento delle forze di occupazione russe, destabilizzare le loro capacità logistiche, in particolare in termini di forniture di carburante e lubrificanti, e costringere la Russia a cessare la sua aggressione".
Secondo United24, piattaforma creata su iniziativa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la capacità di raffinazione del petrolio russo è diminuita di oltre il 13 per cento nelle ultime settimane, a seguito di una serie di attacchi su strutture chiave, lasciando offline diversi impianti importanti. "Quando il nemico colpisce le nostre infrastrutture energetiche, cercando di lasciarci senza luce o riscaldamento, allora le sue raffinerie di petrolio bruciano. E nessuno può vietarci questi attacchi, perché è la giustizia stessa a portarli", ha affermato.
Dall'inizio dell'invasione, la Russia ha in effetti attaccato a più riprese infrastrutture energetiche fondamentali dell'Ucraina, causando interruzioni di corrente in tutto il Paese, in particolare durante il periodo invernale, lasciando milioni di ucraini senza elettricità e riscaldamento.
Zelensky ha precisato che Mosca ha già iniziato i preparativi per l'inverno ricominciando a colpire le infrastrutture energetiche dell'Ucraina: "Questo vale non solo per la generazione di elettricità e riscaldamento, ma anche per la produzione di gas naturale", ha spiegato.
Si intensifica la pressione sull'economia russa
La situazione economia in Russia sembra d'altra parte peggiorare. I cittadini russi rischiano di dover fronteggiare un aumento delle tasse, dato che il costo della guerra aumenta e la Banca centrale russa afferma che "l'economia ha bisogno di una pausa". L'istituto finanziario ha anche ha pubblicato un ordine che definisce nove criteri in base ai quali le banche possono introdurre un limite temporaneo ai prelievi di contante agli sportelli automatici.
Questi ultimi, così come i servizi online e il sistema di pagamento rapido hanno subito inoltre problemi per via di interruzioni nelle comunicazioni mobili e Internet in tutte le regioni del Paese, che si verificano regolarmente da diversi mesi e sono accompagnate da problemi con le comunicazioni telefoniche e la navigazione.
La crisi del carburante si sta inoltre intensificando in Russia e nelle regioni controllate dall'esercito di Mosca in Ucraina, a causa dell'aumento dei prezzi della benzina. Secondo le ultime notizie, almeno tre raffinerie hanno interrotto completamente le operazioni.
Secondo il programma in lingua russa "Vot Tak" del Centre for International Broadcasting TVP (televisione pubblica polacca), in diverse regioni della Russia sono stati osservati problemi di accesso alla benzina. In alcune zone si sono formate lunghe code alle stazioni di rifornimento e di recente è stato introdotto un sistema di buoni sconto. I media russi riferiscono inoltre che la benzina viene venduta sempre più spesso solo a organizzazioni e imprese.
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