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Trump "licenzia" la governatrice Fed Lisa Cook: accuse di frode ipotecaria e rischio crisi

• Aug 26, 2025, 4:47 AM
3 min de lecture
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La decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di licenziare la governatrice della Federal Reserve Lisa Cook ha scosso Washington e i mercati finanziari.

In una lettera pubblicata inviata a Cook, e pubblicata lunedì sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha annunciato la rimozione "con effetto immediato", sostenendo di avere l'autorità costituzionale e "sufficienti motivi" per farlo.

Secondo le leggi Usa, tuttavia, il presidente non sembra avere la prerogativa delle nomine della Federal Reserve.

Le accuse di "false dichiarazioni su contratti di mutuo" sono state avanzate da Bill Pulte, nominato da Trump e a capo dell’agenzia che regola l'istituto di credito Fannie Mae e Freddie Mac, secondo cui Cook avrebbe dichiarato due residenze come prima casa per ottenere condizioni più favorevoli sui mutui richiesti.

Una battaglia legale senza precedenti tra Casa Bianca e Fed

Liza Cook ha annunciato che ha presentato una causa contro Donald Trump. "Il suo tentativo di licenziarla è privo di qualsiasi fondamento fattuale o legale", ha dichirato l'avvocato della governatrice.

Lo scontro istituzionale potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema, con il rischio di destabilizzare la fiducia degli investitori e spingere i tassi di interesse più in alto, con conseguenze dirette sui mutui, sui prestiti auto e sui finanziamenti alle imprese.

L’indipendenza della Federal Reserve è considerata un pilastro nella lotta all’inflazione, permettendo misure impopolari come l’aumento dei tassi. La rimozione di Cook, nominata nel 2022 dall’ex presidente Joe Biden e prima donna afroamericana nel board della Fed, darebbe a Trump l’opportunità di inserire un suo fedele favorevole al taglio dei tassi.

La sfida all’indipendenza della Federal Reserve negli Usa

Mai nessun presidente aveva tentato di rimuovere un governatore della Fed. In passato, figure come Richard Nixon e Lyndon Johnson avevano fatto pressioni, ma sempre a porte chiuse. Quelle interferenze furono criticate per aver contribuito all’ondata inflazionistica degli anni Sessanta e Settanta.

Cook non ha ancora fornito dettagli sulle accuse e aveva già dichiarato che non si sarebbe dimessa nonostante le pressioni. "Non ho intenzione di essere costretta a dimettermi dalla mia posizione a causa di alcune questioni sollevate in un tweet", aveva detto in una nota della Federal Reserve.

Intanto, i democratici del Senato hanno espresso pieno sostegno alla governatrice, che non è stata formalmente accusata di alcun illecito. La vicenda rischia di trasformarsi in uno scontro politico e istituzionale di portata storica.