Marsiglia: attacco con coltello, aggressore ucciso dalla polizia

Alla base della tragedia consumatasi martedì nel centro di Marsiglia c’è una lite scaturita dal tentativo di sfratto per mancato pagamento: un cittadino tunisino di circa 35 anni, identificato come Abdelkader D., è stato allontanato dall’hotel dove alloggiava per non aver saldato la propria camera.
Tornato armato di due coltelli da 20 cm e di una spranga di ferro, ha preso di mira diverse persone, tra cui un uomo che condivideva la stanza con lui, il gestore dell’hotel e un cliente, ferendone almeno cinque.
Dopo l’aggressione in albergo, l’uomo è uscito in strada – su corso Belsunce, vicino alla famosa La Canebière, noto luogo con alti tassi di criminalità legata a gang e droga – dove ha continuato la sua furia, ferendo altri passanti mentre gridava “Allah Akbar”.
Intervenuta la polizia, che in un primo momento ha trovato vano l’uso del taser, l’ha neutralizzato con diversi colpi d’arma da fuoco. L’uomo è morto poco dopo, nonostante i tentativi di rianimazione.
Il procuratore Nicolas Bessone ha confermato che il sospetto era regolarmente presente in Francia, con status legale, e che l’aggressione è stata preceduta da una lite nell’hotel legata al mancato pagamento della camera. L’indagine è tuttora nelle fasi iniziali, e il movente preciso rimane sotto esame.
Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha escluso le ipotesi di terrorismo legate all’accaduto, pur approfittando della situazione per riaccendere il dibattito sul controllo dei flussi migratori.
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