...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Israele, diversi feriti in attacco in Libano: pronti a guerra e a "danni enormi" a Hezbollah

• Jun 27, 2024, 11:40 AM
5 min de lecture
1

Israele ha schierarato truppe aggiuntive al confine con in Libano, in vista di una guerra con Hezbollah, mentre proseguono i bombardamenti a Gaza.

Diciannove persone sono state ferite in un attacco a Nabatiyeh, nel sud del Libano, nelle prime ore di giovedì, secondo l'agenzia di stampa statale Nna.

Diversi Paesi, dagli Stati Uniti alla Germania ai Paesi Bassi, hanno allertato i propri cittadini a non viaggiare il Libano o a lasciarlo.

Israele pronto a guerra in Libano contro Hezbollah: i timori in Europa

Sin dallo scoppio delle ostilità tra Israele e Hamas lo scorso 7 ottobre, si sono attivate diverse milizie filoiraniane operative in Libano e Siria. Il conflitto sul fronte nord di Israele è costato la vita finora ad almeno 400 libanesi, tra operativi di Hezbollah e Hamas e decine di civili secono il ministero della Sanità del Libano, e a una trentina di israeliani.

L'esercito israeliano (Forze di difesa israeliane, Idf nell'acronimo inglese, Tsahal in quello ebraico) ha condotto mercoledì un'esercitazione nel nord del Paese per prepararsi a un scenario "estremo", secondo quanto dichiarato dal premier Benjamin Netanyahu, presente alle operazioni di mercoledì.

Funzionari israeliani hanno affermato la settimana scorsa che i piani per un'offensiva di terra in Libano per respingere le milizie sciite alleate dell'Iran dal confine sono stati già approvati.

"Hezbollah capisce molto bene che potremmo infliggere danni enormi al Libano se dovesse scoppiare una guerra", ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo una visita di diversi giorni a Washington.

Secondo il Washington Post, nei primi sette mesi di guerra con Hamas Israele ha ricevuto dagli Stati Uniti 6,5 miliardi di dollari in aiuti in armi e sistemi di sicurezza.

Gaza, bombardati miliziani in una scuola: ancora proteste in Israele per gli ostaggi

Almeno otto persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un raid di Israele a est di Gaza City, e altre vittime sono state segnalate ad Al-Burej, Khuzaa e Nuseirat. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche.

Le Idf hanno colpito in un raid aereo una scuola a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, usata dai miliziani di Hamas come centro di comando "per operazioni e attacchi", hanno fatto sapere i militari israeliani.

Le autorità israeliane hanno anche informato dell'entrata dal valico di Kerem Shalom di 15 camion di aiuti umanitari e carburante. Numeri che sono giudicati insufficienti per evitare una carestia, sia da parte delle Nazioni Unite sia di ong internazionali.

Proseguono intanto le proteste per la liberazione degli ostaggi in tutta Israele. I manifestanti hanno fermato il traffico su diverse strade nazionali. “Netanyahu ha rinunciato agli ostaggi. Possono essere sepolti a Gaza finché lui mantiene il suo posto", hanno affermato in un comunicato le famiglie degli ostaggi presenti alla protesta.

Israele-Msf: scambio di accuse sull'uccisione mirata di medico e presunto militante

“La pausa tattica annunciata da Israele per favorire l’ingresso degli aiuti è inadeguata rispetto alla proporzione della tragedia" ha dichiarato Medici senza frontiere (Msf).

"È fondamentale evitare un’ulteriore sofferenza della popolazione civile, quindi consentire l’accesso degli aiuti umanitari sull’intero territorio della Striscia" ha dichiarato il direttore generale dell'ong.

Msf ha dichiarato anche non avere indicazioni su un'eventuale militanza di Fadi al-Wadiya, l'operatore sanitario ucciso mercoledì in un raid mirato israliano mentre raggiugeva in bicicletta una clinica a gaza city.

Al-Wadiya, 33 anni, è stato accusato dall'esercito israeliano (Idf) di essere un militante del movimento per il Jihad Islamico. Le Idf hanno diffuso foto del palestinee in tenuta militare durante un presunto raduno del movimento.

L'organizzazione medica ha condannato anzi la morte di altre cinque persone nell'attacco e il fatto che Al-Wadiya sia il suo sesto dipendente ucciso dal 7 ottobre.

Le autorità sanitarie palestinesi hanno reso noto che 21 bambini palestinesi malati di cancro sono stati evacuati dalla Striscia, con l'aiuto dell'Onu e degli Usa, mentre un'altra bambina è morta per denutrizione all'ospedale Kamal Adwan a Beit Lahya, nel nord di Gaza.