Brasile, Jair Bolsonaro condannato a 27 anni per tentato colpo di stato e altri reati

L'ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è stato condannato a 27 anni e tre mesi di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver tentato un colpo di Stato per rimanere al potere dopo aver perso le elezioni del 2022.
Una giuria della Corte Suprema brasiliana ha emesso la sentenza nei confronti di Bolsonaro giovedì, in una decisione destinata ad accentuare le divisioni politiche. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva precedentemente definito il procedimento giudiziario contro Bolsonaro come “una caccia alle streghe”, ha parlato di "condanna sorprendente".
Il politico di estrema destra, che ha governato il Brasile tra il 2019 e il 2022, è stato riconosciuto colpevole di cinque capi d'accusa da tre membri di una giuria composta da cinque giudici.
Dopo la pronuncia di Cármen Lúcia e Luiz Fux, il presidente del collegio, Cristiano Zanin ha ritenuto il leader di destra colpevole di tutte le accuse.
L'ex presidente settantenne è attualmente agli arresti domiciliari per ordine del giudice Alexandre de Moraes del 5 agosto per aver violato il divieto di inviare messaggi politici.
Gli avvocati di Bolsonaro hanno dichiarato giovedì che presenteranno ricorso contro il verdetto. L'ex presidente, che ha negato qualsiasi illecito, non ha partecipato di persona all'udienza, scegliendo invece di inviare i suoi avvocati al suo posto.
Società divisa per Bolsonaro, rischio nuovi dazi dagli Usa
Il processo è stato seguito da una società divisa, con persone che sostengono il procedimento contro Bolsonaro e altre che continuano a sostenerlo. Alcuni sono scesi in piazza per sostenere il leader di estrema destra e chiedere la sua immediata assoluzione.
Il processo a Bolsonaro ha ricevuto nuova attenzione dopo che Trump ha collegato un dazio del 50% sulle merci brasiliane importate alla situazione legale del suo alleato. Gli osservatori sostengono che Washington potrebbe annunciare nuove sanzioni contro il Brasile dopo il processo, mettendo ulteriormente a dura prova le già fragili relazioni diplomatiche tra i due paesi.
Il giudice de Moraes, che presiede il caso, ha dichiarato martedì che Bolsonaro era il leader di un complotto golpista e di un'organizzazione criminale, e ha votato a favore della sua condanna.
Nonostante i suoi guai legali, Bolsonaro rimane un potente attore politico in Brasile.
Il politico di estrema destra era già stato bandito dalla corsa alle elezioni fino al 2030 in un altro caso. Si prevede che sceglierà un erede che probabilmente sfiderà il presidente in carica Luiz Inácio Lula da Silva il prossimo anno.
La sentenza potrebbe spingere i legislatori alleati di Bolsonaro e i suoi tre figli legislatori a cercare di ottenere un'amnistia per lui attraverso il Congresso.
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