Turchia, il futuro del principale partito di opposizione è appeso a una sentenza giudiziaria

Un procedimento giudiziario che potrebbe smantellare la leadership del partito popolare repubblicano (Chp) turco, il principale partito d'opposizione del paese, è stato rinviato lunedì per la fine di ottobre.

I vertici del Chp sono accusati di essere stati corrotti per votare il loro attuale leader, Özgür Özel, durante il congresso di partito nel 2023.

I sostenitori del Chp hanno affermato che si tratta di un caso politico, promosso dal governo per screditare l'opposizione. Il governo turco ha sostenuto invece che i tribunali operano in modo indipendente sulle accuse di irregolarità elettorali.

Il processo potrebbe rendere nullo l'intero congresso del 2023 e rimuovere la leadership attuale del Chp.

La conseguenza sarebbe il ritorno al vertice l'ex presidente Kemal Kılıçdaroğlu. Ma il tribunale ha rinviato la decisione al 24 ottobre, anche se potrebbe slittare ulteriormente.

Kılıçdaroğlu, che è stato sconfitto da Özel, suo consigliere di lunga data, non ha mai parlato pubblicamente contro il suo avversario, ma ha insinuato in più occasioni che "ci sono state irregolarità" nel congresso e che "la libera volontà dei delegati è stata compromessa".

Se Kılıçdaroğlu dovesse tornare al vertice del partito si potrebbero creare ulteriori divisioni interne. Inoltre, la sua eventuale presidenza avrebbe vita breve: i delegati del Chp hanno infatti votato per convocare un congresso straordinario il prossimo 21 settembre.

Özgür Özel, fortemente sostenuto dalla maggioranza dei delegati attuali, resta il favorito nella corsa alla leadership.

Nel frattempo, diversi membri del Chp hanno lasciato il partito per aderire all'Akp, il partito guidato dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

La crisi è esplosa il 19 marzo, quando la polizia turca ha arrestato il sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu.

Da allora le operazioni contro il CHP si sono intensificate ulteriormente e altri sindaci appartenenti al partito sono stati arrestati.

Sia İmamoğlu che gli altri esponenti del Chp arrestati sono attualmente detenuti nel carcere di Silivri.