Trump chiude la visita di Stato a Londra: accordo tecnologico con Starmer, ma restano divergenze su Ucraina, Gaza e migranti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concluso giovedì la sua seconda storica visita di Stato nel Regno Unito dichiarandosi “tremendamente grato” per lo sfarzo e l’accoglienza ricevuti. Restano però divergenze di fondo con il primo ministro Keir Starmer.

Sul fronte Ucraina, Trump ha ammesso la mancanza di progressi nella mediazione di un accordo per fermare l’invasione russa, affermando che il presidente Vladimir Putin lo ha “deluso”. Starmer ha sottolineato che entrambi hanno discusso su come “aumentare in modo decisivo la pressione su Putin”, aggiungendo che Trump “ha aperto la strada”.

Nonostante questo, il presidente Usa non ha dato seguito alle minacce di nuove sanzioni a Mosca. Nel banchetto di Stato, Re Carlo ha ricordato l’urgenza della difesa europea: “Mentre la tirannia minaccia ancora una volta l’Europa, noi e i nostri alleati siamo uniti a sostegno dell’Ucraina, per scoraggiare l’aggressione e garantire la pace”.

Pur avendo avuto un ruolo importante nel rafforzare il sostegno Usa a Kiev, la visita di Trump non ha portato a progressi decisivi.

Altro punto delicato, la crisi in Medio Oriente. Londra è sempre più critica verso Israele per la condotta a Gaza e le sofferenze dei civili. Starmer ha definito la situazione “una catastrofe umanitaria” e ha ammesso divergenze con Washington sul riconoscimento di uno Stato palestinese.

Trump, pur in disaccordo, ha mantenuto toni concilianti: “Ho un disaccordo con il primo ministro su questo punto”, ha dichiarato, “è uno dei nostri pochi disaccordi, in realtà”. A luglio Starmer aveva annunciato che il Regno Unito intende riconoscere la Palestina a settembre, salvo un cessate il fuoco e progressi verso la pace.

Discussioni anche sull’immigrazione. Trump ha sollecitato Londra ad adottare una linea più dura e ha detto di aver chiarito a Starmer che ingressi irregolari “distruggono i Paesi dall’interno”. Ha aggiunto: “Ci sono persone che entrano e ho detto al primo ministro che le avrei fermate, e non importa se chiami l’esercito, non importa quali mezzi usi”. Quest’anno oltre 30.000 persone hanno attraversato la Manica, in calo rispetto alle 37.000 dello scorso anno.

Il capitolo più concreto della visita è stato però la firma di un accordo che entrambe le parti hanno definito “storico” nel campo della scienza e della tecnologia. Trump e Starmer hanno partecipato a una tavola rotonda con leader aziendali globali, affermando che l’intesa potrà generare migliaia di posti di lavoro.

Londra ha annunciato che le imprese statunitensi investiranno 150 miliardi di sterline (172 miliardi di euro) nel Regno Unito nei prossimi dieci anni, tra cui 90 miliardi (103 miliardi di euro) dal colosso Blackstone. In parallelo, società britanniche investiranno quasi 40 miliardi di sterline (45 miliardi di euro) negli Stati Uniti, tra cui la farmaceutica GSK.

Secondo i funzionari, l’accordo porterà miliardi in settori strategici come intelligenza artificiale, informatica quantistica ed energia nucleare. È prevista inoltre la creazione di una filiale britannica di Stargate, un progetto infrastrutturale sull’AI sostenuto da Trump e guidato da OpenAI, insieme a una rete di data center nel Regno Unito. Downing Street ha precisato che non ha eliminato la digital tax né ridotto la regolamentazione online per ottenere l’intesa, i cui dettagli completi non sono ancora pubblici.

“Il legame tra i nostri Paesi non ha eguali al mondo”, ha dichiarato Trump a Chequers. Starmer ha ricordato che “più volte britannici e americani, fianco a fianco, hanno cambiato il corso della storia, indirizzandolo verso i nostri valori di libertà, democrazia e Stato di diritto”. Durante la cerimonia, il premier laburista ha definito il presidente repubblicano “mio amico, nostro amico”, parlando di due leader che “si rispettano a vicenda e che si piacciono davvero”.

La cordialità ha fatto seguito all’accoglienza offerta da Re Carlo e dalla regina Camilla al castello di Windsor, con la più grande guardia d’onore mai schierata per una visita di Stato. Trump ha definito i sovrani “due persone fantastiche” e si è detto “grato oltre ogni dire” per l’ospitalità ricevuta.