Video mostra l'attacco militare Usa a un sottomarino sospettato di trasportare droga nei Caraibi

Un video condiviso sabato sulla piattaforma Truth Social dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sembra mostrare l'attacco militare a un sottomarino nei Caraibi sospettato di trasportare droga.

Nel filmato si vede un'imbarcazione muoversi tra le onde, con la parte anteriore sommersa a pochi centimetri dalla superficie dell'acqua. Poi ci sono diverse esplosioni, con almeno una nella parte posteriore dello scafo.

L'attacco avvenuto giovedì ha ucciso due persone, mentre due sopravvissuti sono stati arrestati e successivamente rimpatriati in Ecuador e Colombia, secondo il post di Trump.

"È stato un grande onore distruggere un sottomarino molto grande che trasportava droga e che stava navigando verso gli Stati Uniti su una rotta di narcotraffico ben nota", ha scritto il presidente Usa, "l'intelligence ha confermato che questa imbarcazione era carica principalmente di Fentanyl e altre sostanze stupefacenti illegali."

Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha confermato sabato su X che l'uomo colombiano detenuto a bordo di quello che ha chiamato un "narcosottomarino" è tornato a casa. "Siamo felici che sia vivo e sarà processato secondo la legge", ha scritto Petro in un breve post.

L'ufficio stampa del governo dell'Ecuador ha dichiarato sabato di non essere immediatamente a conoscenza di piani per il rimpatrio.

Con quest'ultima le azioni militari statunitensi contro le imbarcazioni nella regione hanno causato la morte di almeno 29 persone. Il presidente Trump ha giustificato gli attacchi affermando che gli Stati Uniti sono impegnati in un "conflitto armato" con i cartelli della droga.

L'amministrazione Trump sta colpendo le imbarcazioni dei trafficanti usando l'autorità concessa dalla stessa legge invocata da George W. Bush per dichiarare guerra al terrorismo dopo gli attacchi dell'11 settembre.

Tra i poteri emergenziali previsti vi è quella di catturare e detenere obiettivi e di usare forza letale per eliminare i leader delle organizzazioni terroristiche.